Commissariamento in Sanità. ll PD sfida Todde sulla riforma

Salvatore

Commissariamento in Sanità. ll PD sfida Todde sulla riforma

lunedì 28 Aprile 2025 - 10:33
Commissariamento in Sanità. ll PD sfida Todde sulla riforma

Alessandra Todde e Roberto Deriu

Il Partito Democratico della Sardegna ha espresso pubblicamente la propria netta contrarietà al metodo e alle procedure adottate dalla Presidente della Regione, Alessandra Todde, per l’attuazione della legge regionale n. 8/2025 in materia di Sanità. Attraverso un comunicato stampa congiunto, gli esponenti regionali Roberto Deriu presidente del Gruppo consiliare,
Gigi Piano vicepresidente,  Salvatore Corrias, Carla Fundoni,  Alessandro Pilurzu, Valter Piscedda,  Antonio Solinas,  Camilla G. Soru e  Antonio Spano, ha reso noto di non aver condiviso l’approccio della Presidente e di aver conseguentemente deciso di non partecipare alle decisioni della Giunta regionale riguardanti il commissariamento delle aziende sanitarie.

Il PD Sardegna aveva inizialmente richiesto un incontro bilaterale con la Presidente Todde, seguito da una riunione di Maggioranza, al fine di condividere una strategia comune sull’implementazione della riforma sanitaria. Tuttavia, di fronte alla decisione della Presidente di procedere con la convocazione della Giunta regionale per dare il via al commissariamento, il partito ha manifestato il proprio dissenso, comunicando la sua non partecipazione alle relative decisioni.

La motivazione principale di questa presa di posizione risiede, secondo il Partito Democratico, nella “imperfetta istruttoria sotto il profilo giuridico, tecnico e politico” che ha condotto al commissariamento. Il partito teme che tale scelta possa non solo rallentare, ma addirittura ostacolare l’attuazione della stessa legge regionale n. 8/2025, compromettendo i benefici attesi per la sanità sarda e, di conseguenza, per la salute dei cittadini.

Nonostante la ferma opposizione, il Partito Democratico ha sottolineato la propria volontà di evitare azioni dilatorie o ostruzionistiche, limitando l’espressione del dissenso alla mancata partecipazione alle decisioni e alla riunione di Giunta del 27 aprile.

Ora, con l’apertura di una “nuova fase della Sanità sarda” segnata dai commissariamenti temporanei, il PD intende dare il proprio contributo per una “completa ed efficace riorganizzazione” del sistema sanitario regionale. Il partito si dichiara consapevole che l’intera legislatura sarà giudicata sui risultati ottenuti in materia di salute e ribadisce il “primo dovere delle Istituzioni democratiche” di servire l’interesse pubblico con competenza e lealtà.

Il Partito Democratico evidenzia come le problematiche della sanità non si possano ridurre alla semplice sostituzione dei direttori generali con dei commissari. A tal proposito, propone una serie di interventi strutturali, tra cui la riorganizzazione del sistema territoriale con il coinvolgimento dei medici di base, la revisione della formazione delle risorse umane e del ruolo delle Aziende Ospedaliero Universitarie (AOU), la ridiscussione del sistema di finanziamento delle ASL, la selezione professionale dei direttori generali tramite una commissione di alto profilo e un nuovo modello di integrazione tra assistenza sociale e sanitaria, tenendo conto dell’aumento degli anziani non autosufficienti.

Il PD Sardegna auspica un coinvolgimento ampio, che includa anche l’opposizione, per costruire su basi condivise il futuro della sanità sarda, nell’interesse di tutta la comunità.

Un commento  - mostra commenti

  1. Continuo a pensare che il grosso problema della sinistra (non solo sarda) sia la presenza di troppi democristiani andreottiani mascherati da progressisti. Molti sono andati a destra, troppi, purtroppo, si sono schierati a sinistra, solo perché c’erano tantissime poltrone libere. Deriu è uno di quelli.

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