Ancora una volta, la fede e la tradizione si sono intrecciate lungo l’antico percorso che unisce il mare di Orosei al Santuario del Santissimo Crocifisso di Galtellì.
Ieri, venerdì 25 aprile, anniversario della Liberazione, si è rinnovato l’annuale e sentito pellegrinaggio del Cristo miracoloso di Galtellì, a rievocazione del suo ritrovamento sulla costa di Orosei avvenuto, secondo la leggenda, nel 1394.

Il Cristo di Galtelli’ (foto S. Novellu)
Il corteo, guidato dal parroco don Pietro Mula, ha condotto il simulacro de Su Cristos de Garteddi, collocato all’interno di una cassa lignea adagiata su un carro trainato da un giogo di buoi, è partito dalla chiesa di Santa Maria del mare e ha attraversato l’abitato di Orosei, facendo una prima sosta di preghiera davanti alla Parrocchia di San Giacomo.

Tappa del pellegrinaggio del Cristo a Orosei (foto S. Novellu)
Da qui, una seconda tappa per un breve ristoro dei pellegrini davanti al Santuario del Rimedio, e poi, a passo lento e cadenzato dalle preghiere, lungo la Statale 129, fino all’abitato di Galtellì, dove il corteo è stato accolto dalle confraternite e dai fedeli, ha raggiunto la PArrocchia del SS Crocefisso, dove si è rinnovato il rito de S’Incravamentu.

Orosei, tappa del pellegrinaggio del Cristo a Su Remediu (foto S. Novellu)
A organizzare e promuovere l’evento il Comitato Los Milagros, Cristo di Galtellì, in collaborazione della Pro Loco, la Parrocchia del SS Crocifisso, il Comune di Galtelli, la Fondazione Destinazioni Pellegrinaggio Sardegna e con il patrocinio della Regione.