Il cardinale Angelo Becciu rompe il silenzio e, in dichiarazioni rilasciate all’agenzia Reuters, ribadisce la sua convinzione di dover essere ammesso a partecipare al prossimo Conclave. Il porporato sardo, privato da Papa Francesco nel 2020 dei diritti connessi al cardinalato, sostiene che la sua posizione è mutata da quella sera.
Becciu conferma quanto già espresso ovvero che non c’è stata “alcuna esplicita volontà” di escluderlo dal conclave e che non gli è mai stata formalmente richiesta una rinuncia scritta a tale privilegio. A queste affermazioni, aggiunge un elemento significativo riguardante un suo incontro con Papa Francesco avvenuto a gennaio, prima del ricovero del Pontefice al Gemelli nel febbraio scorso.
Secondo quanto riferito dal cardinale, il Papa in quell’occasione gli avrebbe detto: “Penso di aver trovato una soluzione”. Becciu precisa di non essere a conoscenza di eventuali istruzioni scritte lasciate dal Santo Padre in merito alla sua situazione.
La decisione finale sulla sua partecipazione al Conclave è ora rimessa al Collegio Cardinalizio. “Saranno i miei confratelli cardinali a decidere”, conclude Becciu, in attesa della discussione che si terrà durante le congregazioni pre-Conclave, le riunioni preparatorie che precedono l’elezione del nuovo Pontefice. La questione sollevata dal cardinale Becciu aggiunge un elemento di incertezza e potenziale dibattito all’interno del Sacro Collegio in vista del futuro Conclave.