Una serata di apprensione si è vissuta ieri nel territorio di Oliena, dove un arrampicatore è rimasto bloccato in parete sulla rinomata Punta Cusidore, lungo la via di arrampicata ‘L’ombra della mia mano’. L’allarme è scattato intorno alle 20:15, quando la Centrale Operativa del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) ha ricevuto la richiesta d’aiuto.
L’uomo, facente parte di una cordata di tre persone, si trovava in fase di calata quando, a causa di un problema tecnico con la corda, è rimasto sospeso nel vuoto, impossibilitato a proseguire la discesa. La Stazione di Nuoro del Soccorso Alpino si è immediatamente attivata, con il supporto di tecnici provenienti dalle stazioni di Iglesias, Olbia e Medio Campidano, che si sono diretti rapidamente sul luogo dell’incidente.
La localizzazione dell’arrampicatore è avvenuta grazie all’impiego di un drone equipaggiato con una termocamera, strumento fondamentale per operare in condizioni di scarsa visibilità. Parallelamente, per accelerare le operazioni di soccorso, il CNSAS ha richiesto l’intervento dell’elicottero HH 139B dell’80° Centro SAR (Search and Rescue) del 15° Stormo dell’Aeronautica Militare, con cui il Corpo vanta una solida collaborazione a livello nazionale.
L’elicottero militare ha raggiunto Nuoro per imbarcare due tecnici del Soccorso Alpino, con l’obiettivo di verricellarli sulla parte alta della falesia. Tuttavia, le avverse condizioni meteorologiche presenti nella zona non hanno consentito lo sbarco in sicurezza degli operatori.
Nel frattempo, altre due squadre del Soccorso Alpino si sono posizionate strategicamente: una sulla vetta e l’altra alla base della parete, pronte a intervenire e mantenendo un contatto telefonico costante con gli escursionisti in difficoltà.
Le operazioni di recupero sono riprese con le prime luci dell’alba e si sono concluse con successo grazie all’intervento dell’elisoccorso AREUS di base a Olbia, che ha provveduto al recupero dell’arrampicatore bloccato e dei suoi due compagni di cordata.
Sul posto hanno operato anche il personale del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco, a testimonianza della sinergia e della prontezza del sistema di soccorso in montagna. L’intervento, reso particolarmente complesso dalle condizioni ambientali e dall’oscurità, si è concluso fortunatamente senza conseguenze per gli alpinisti coinvolti, evidenziando ancora una volta la professionalità e l’efficacia del Soccorso Alpino e Speleologico sardo.