Regione. Via libera alla finanziaria da 10 miliardi di euro: oltre 4miliardi alla Sanità

Redazione

Regione. Via libera alla finanziaria da 10 miliardi di euro: oltre 4miliardi alla Sanità

di Giacomo Dessì
venerdì 18 Aprile 2025 - 07:37
Regione. Via libera alla finanziaria da 10 miliardi di euro: oltre 4miliardi alla Sanità

Il palazzo della Regione Sardegna foto S.Novellu.

Dopo giorni di maratona consiliare e un ritardo di quattro mesi rispetto alla tabella di marcia, la prima Legge di Stabilità dell’era Todde è passata. L’Aula del Consiglio regionale ha approvato il provvedimento ieri sera alle 23.30 con 31 voti a favore e 20 contrari. La manovra, dal valore complessivo di circa 10 miliardi di euro, era stata approvata dalla Giunta lo scorso 20 gennaio, ma ha impiegato mesi per arrivare in aula, scavalcata nelle gerarchie dalla riforma sanitaria. 

A pesare sul percorso, anche lo scontro con la minoranza, che ha denunciato varie criticità. “Una manovra sbagliata nel metodo e nel merito – ha detto il capogruppo di Fratelli d’Italia, Paolo Truzzu – arriviamo al quarto mese di esercizio provvisorio, il provvedimento non sarà operativo prima di maggio. Una finanziaria grigia che non dà risposte alla Sardegna. In molti casi gli assessori non sono stati in grado di rispondere alle nostre domande. Questo perché non conoscono i problemi”. Critico anche Giuseppe Talanas (Forza Italia): “Siamo dispiaciuti, avete ignorato diverse zone della Sardegna. Pensavamo a una dimenticanza c’è stata invece la volontà di lasciare da soli i territori che si stanno spopolando”. 

Tra gli articoli più discussi della manovra 2025-2027 ci sono stati quelli riguardanti Sanità, Enti locali e Trasporti. Su quest’ultimo punto particolare rilievo è stato dato nel dibattito ai 30 milioni di euro per la partecipazione della Regione al progetto di fusione delle società di gestione degli aeroporti. E ancora: per la Continuità aerea e marittima 35 milioni nel 2025, 80 milioni nel 2026, 80 milioni nel 2027. Inoltre 58 milioni per il triennio 2025-2027 per gli aiuti sociali trasporti aerei e 29,2 milioni (3 per il 2025, 8,7 per il 2026 e 17,5 per il 2027) all’Arst per la fornitura di treni a idrogeno da destinare alle linee ferroviarie Macomer-Nuoro e Monserrato-Isili. E sempre in tema di trasporti, durissimo lo scontro tra Franco Mula di Fdi e Alessandro Solinas del M5s, con il consigliere di centrodestra che ha attaccato sulle carenze nel Nuorese. “L’attuale assessora Desirè Manca nella scorsa legislatura disse di tutto e di più contro l’allora maggioranza sulla situazione dei trasporti a Nuoro – ha detto Mula- ma noi non ci dimentichiamo, e non abbiamo ancora restituito un decimo degli attacchi subiti”. Solinas ha quindi alzato la voce durante l’intervento del consigliere di centrodestra esprimendo la sua disapprovazione e scatenando la reazione del collega: “Tu non puoi dare lezioni a nessuno, sei indegno di stare qui dentro”. Uno scontro che ha portato alla sospensione temporanea dei lavori, per poi riprendere poco dopo. 

La parte più consistente delle risorse dell’intera manovra, circa 4,2 miliardi, è andata però al capitolo della Sanità. Poi 100 milioni per il Fondo unico degli Enti locali nel triennio. Sul Reddito di inclusione sociale vanno 35 milioni, 20 milioni invece sono riservati alle Università. Sul fronte dei lavori pubblici, 30 milioni di euro vanno per azioni di rigenerazione urbana, mentre per il comparto dell’agricoltura sono stati previsti 12 milioni di euro per i risarcimenti alle aziende per l’emergenza Blue tongue. Forti critiche dal centrodestra sullo stanziamento di 9 milioni per il triennio al Comune di Cagliari per la gestione della raccolta differenziata, bollato come un “regalo” al sindaco di centrosinistra Massimo Zedda per poter abbassare la Tari. “Un provvedimento illegittimo – lo ha definito Mula – di fatto si stanno utilizzando soldi pubblici per abbattere delle tasse comunali. Riflettete, perché ci state esponendo a ricorsi”. Disappunto anche da Piero Maieli di Forza Italia: “In quest’aula dovrebbe essere rappresentato in maniera uguale tutto il territorio sardo, non mi sembra che sia così”.

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