Siniscola. Revoca del Presidente del Consiglio: la Minoranza annuncia il ricorso alla Corte dei Conti

Salvatore

Siniscola. Revoca del Presidente del Consiglio: la Minoranza annuncia il ricorso alla Corte dei Conti

mercoledì 16 Aprile 2025 - 12:43
Siniscola.  Revoca del Presidente del Consiglio: la Minoranza annuncia il ricorso alla Corte dei Conti

Una panoramica di Siniscola (dal sito del Comune)

SINISCOLA – La decisione della Giunta Comunale di Siniscola, guidata dal Sindaco Gianluigi Farris, di appellare la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) che aveva annullato la revoca del Presidente del Consiglio Comunale Marco Carta, sta infiammando il clima politico locale. La delibera n. 49 del 14 aprile 2025 ha sancito la costituzione in giudizio davanti al Consiglio di Stato per contestare la precedente pronuncia del TAR n. 000296/2025, che aveva accolto il ricorso presentato dallo stesso Presidente Carta.

La sentenza del TAR aveva espresso chiaramente le proprie motivazioni, sottolineando come la revoca di una figura istituzionale di garanzia come il Presidente del Consiglio non possa basarsi sul semplice venir meno della “fiducia politica”. Secondo il Tribunale Amministrativo, un atto di revoca di tale portata necessita di “condotte, comprovate in fatto, oggettivamente espressive di un reiterato mal governo della medesima funzione istituzionale e ascrivibili all’attività del Presidente del Consiglio”. Il TAR aveva inoltre evidenziato come la mozione di revoca non contenesse l’esposizione di condotte “gravemente scorrette o disfunzionali” da parte del ricorrente nell’esercizio delle sue funzioni.

Di fronte a questa chiara presa di posizione del TAR, un gruppo di consiglieri comunali di opposizione, composto da Marcantonio Farris, Caterina Floris, Amos Mulargia, Franca Pau, Lorenzo Pau e Giovanni Bomboi, ha espresso con veemenza la propria “incomprensione” e “indignazione” per la scelta della Giunta. In un comunicato stampa datato 15 aprile 2025, i consiglieri definiscono “ingiustificata e dannosa” l’azione dell’esecutivo, accusandolo di “uso personale dell’amministrazione e delle sue risorse per compiere vendette politiche” nei confronti del Presidente Carta, reo di aver espresso critiche sull’operato dell’amministrazione.

L’Opposizione ricorda di aver già manifestato in Consiglio Comunale le proprie “contrarietà in termini politici e le nostre perplessità in termini giuridici” riguardo alla revoca, elementi che la sentenza del TAR avrebbe ora confermato. I consiglieri si interrogano inoltre sulla presunta noncuranza della Maggioranza verso l'”elevato numero delle cause pendenti”, preferendo “andare all’attacco continuando a sostenere notevoli spese legali” anziché concentrarsi sulla difesa.

Il comunicato si fa ancora più duro, chiedendo retoricamente al Sindaco e alla Giunta se non abbiano “altro da fare” e se si rendano conto delle “condizioni in cui versa la città nell’imminente avvio della stagione turistica”. Viene inoltre invocata la “diligenza del buon padre di famiglia” che un Sindaco dovrebbe esercitare.

L’Opposizione lancia un ultimatum, invitando il Sindaco e la Giunta a “procedere immediatamente alla revoca della delibera di costituzione in giudizio al Consiglio di Stato”. In caso contrario, i consiglieri minacciano di “informare la Corte dei conti sulla “temerarietà della lite” promossa da Giunta affinché le spese legali vengano addebitate non ai cittadini ma a chi si è fatto promotore di tale atto”.

La vicenda si preannuncia come un nuovo fronte di scontro politico a Sinoscola, con l’opposizione decisa a dare battaglia contro una decisione della Giunta che considera un dispendio di risorse pubbliche e un atto di ritorsione politica. Resta ora da vedere quali saranno le prossime mosse dell’amministrazione e se accoglierà l’invito alla revoca lanciato dalla Minoranza.

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