Mentre la Sardegna saluta la controversa figura di Graziano Mesina, la cui storia è indissolubilmente legata anche alla stagione dei sequestri di persona, il consigliere regionale Sebastian Cocco rilancia con forza la necessità di una giornata commemorativa regionale dedicata alle vittime di questo crimine efferato. “Anche noi chiedevamo di tornare a casa”, le parole di Luca Locci, rapito da bambino, risuonano oggi con particolare intensità, unendo il ricordo delle sofferenze patite all’esigenza di estirpare definitivamente ogni forma di giustificazionismo.
Cocco, rievocando il peso dello stigma che gravava sui sardi negli anni dei sequestri, sottolinea come “i germogli di quella cultura sono ancora in giro” e vadano “estirpati”. Di qui la sua proposta di legge per istituire una giornata di memoria e di impegno educativo contro la criminalità organizzata, coinvolgendo direttamente le vittime e le loro famiglie.
L’iniziativa di Cocco si inserisce in un momento storico in cui la riflessione sul passato criminale dell’isola, simboleggiato anche dalla recente scomparsa di Mesina, torna prepotentemente attuale. La giornata commemorativa non sarebbe solo un omaggio alle vittime, ma un’occasione per promuovere un rifiuto corale di ogni forma di criminalità e di quelle narrazioni che tendono a sminuirne la gravità. “Mi farò promotore di una legge istitutiva apposita in Consiglio Regionale, coinvolgendo gli ex sequestrati e le famiglie”, conclude Cocco, legando indissolubilmente la memoria del passato alla costruzione di un futuro libero dalla violenza e dal pregiudizio.