Orgosolo si stringe nel silenzio per l’ultimo addio a Graziano Mesina

Salvatore

Orgosolo si stringe nel silenzio per l’ultimo addio a Graziano Mesina

martedì 15 Aprile 2025 - 11:42
Orgosolo si stringe nel silenzio per l’ultimo addio a Graziano Mesina

Ultimo saluto a Graziano Mesina (foto f. Novellu)

ORGOSOLO – Un’atmosfera di composto dolore e silenzioso rispetto ha avvolto Orgosolo questa mattina per l’ultimo saluto a Graziano Mesina. Il feretro, una semplice bara di legno chiaro delicatamente ornata da un cuscino di rose rosse e candidi fiori bianchi, e da una maglia e una sciarpa del Cagliari Calcio, a testimonianza della sua forte passione calcistica, è giunto poco dopo le 9.30 nella chiesa parrocchiale di San Pietro.

In prima fila i nipoti di Mesina, a testimonianza del legame familiare che ha voluto preservare l’intimità del momento, e le due legali che lo hanno difeso fino all’ultimo. Dietro di loro, una lenta e silenziosa processione di compaesani ha gradualmente riempito la chiesa, unendosi nel cordoglio per la scomparsa di una figura che, nel bene e nel male, ha segnato la storia di questo paese.

Orgosolo, funerale di Graziano Mesina (foto S.Novellu)

Foto vietate al funerale di Graziano Mesina (foto S.Novellu)

All’ingresso del luogo sacro, alcuni discreti cartelli indicavano chiaramente la volontà della famiglia di vivere questo momento nel raccoglimento più totale. Un esplicito divieto di effettuare riprese o fotografie è stato rispettato con sensibilità da tutti i presenti. Questa scelta è stata interpretata come un desiderio profondo di riservatezza, la volontà di offrire a Mesina un ultimo saluto intimo e privato, lontano dalle luci mediatiche che spesso hanno accompagnato la sua controversa esistenza.

Orgosolo, funerale di Graziano Mesina (foto S.Novellu)

Orgosolo, funerale di Graziano Mesina (foto S.Novellu)

Davanti al mistero della morte, Orgosolo ha scelto il silenzio, la riflessione e il rispetto per la volontà dei familiari. Un addio sobrio e sentito, che sottolinea come, di fronte all’ineluttabile fine, ogni distinzione terrena si affievolisca, lasciando spazio al comune sentimento umano.

Orgosolo, funerale di Graziano Mesina (foto S.Novellu)

Orgosolo, funerale di Graziano Mesina (foto S.Novellu)

L’OMELIA Nella chiesa parrocchiale di San Pietro, durante le esequie di Graziano Mesina, il sacerdote don Salvatore Goddi ha offerto una riflessione sul percorso umano dello scomparso. Pur non negando le “fragilità” e i “peccati” commessi, il religioso ha sottolineato la fede nel perdono divino e l’importanza dell’accompagnamento della comunità in questo ultimo viaggio verso la vita eterna.

Orgosolo, funerale di Graziano Mesina (foto S.Novellu)

Orgosolo, funerale di Graziano Mesina (foto S.Novellu)

Il parallelo con la figura di Gesù è stato centrale nel suo discorso: “Come Gesù è stato tradito nell’ultima cena ma non lasciato solo, anche noi non lasciamo solo il nostro fratello Graziano”. Un richiamo alla compassione e all’accoglienza, fondato sulla convinzione che “il perdono di Cristo nei confronti di chi l’ha tradito” debba estendersi anche a Graziano.

Le parole del sacerdote hanno voluto offrire una chiave di lettura spirituale per la controversa figura di Mesina, invitando la comunità a superare il giudizio terreno e ad affidarsi alla misericordia divina in questo momento di commiato. Un messaggio di speranza e di redenzione che ha accompagnato l’ultimo saluto al “re del Supramonte”.

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