Barbagia Mandrolisai pronta alla mobilitazione di massa tra il 12 e il 18 maggio, la data è ancora da definire, per difendere il diritto alla salute: “Basta promesse, vogliamo atti concreti!”.
Mentre la Presidente Todde festeggia a Nuoro e altri brindano a Roma, a Sorgono e nel cuore della Sardegna si ode un silenzio assordante, carico di rabbia e frustrazione. Le promesse della politica regionale si scontrano con una realtà drammatica: la negazione del servizio pediatrico e la mancata assegnazione dei sei medici cubani specialisti, programmati ormai nel lontano 2023.
“Il tempo passa e i nostri dubbi trovano sempre più conferma: inerzia chiama inerzia – denunciano con forza i comitati cittadini. La politica sembra più interessata a coltivare la propria ‘fame di potere’ e a curare la ‘sindrome da poltrona’, una malattia purtroppo trasversale. Per i pazienti e i più fragili, invece, sembra esserci sempre tempo… soprattutto se vivono nelle ‘periferie’, considerate serbatoi di pochi voti, buoni solo per qualche ‘monetina’ e una festa occasionale per tenerli buoni.”
La Barbagia Mandrolisai non ci sta e lancia un chiaro monito alla Giunta Regionale, ad ARES e ad AREUS: “Non saremo resilienti, bensì Resistenti! Ogni giovedì siamo al presidio, a nostre spese, per ricordarvelo. Non percepiamo certo 15.000 euro al mese per farlo!”
La protesta è pronta a infiammarsi nuovamente a maggio, con una grande manifestazione.”Serve una risposta all’emergenza” chiedono i cittadini. “Per favore, smettetela di usare il termine blando ‘criticità’, soprattutto dalle vostre comode poltrone di lusso da 150.000 euro.” Il territorio si appella con forza ai Sindaci affinché offrano un sostegno compatto a questa sacrosanta battaglia democratica, volta a difendere la dignità dei bambini e dei più vulnerabili e ad arginare il degrado inesorabile del sistema sanitario locale.
La vicenda si tinge di amarezza quando si ricorda come “qualcuno qui a Sorgono, con molta ‘eleganza’, si sia persino assunta la responsabilità di aver bloccato l’arrivo dei medici cubani con motivazioni incredibilmente banali e sciocche!” Un contrasto stridente con il plauso e i riconoscimenti che il Presidente Mattarella riserva alle brigate sanitarie cubane per la loro professionalità ed etica.
“Ognuno tragga le sue amare, amarissime conclusioni,” chiosano i cittadini, prima di un sarcastico “Buona Pasqua a tutti i consiglieri regionali!”
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