ORGOSOLO – Mentre il paese barbaricino si prepara ad accogliere la salma di Graziano Mesina, per l’ultimo saluto nel corso delle esequie che si terranno domattina, non si placa il clima intimidatorio che imperversa da tempo. Dopo le minacce al sindaco, Pasquale Mereu, qualche settimana, questa volta nel mirino è finito il comandante della locale stazione dei carabinieri, il brigadiere Mattia Chessa: “Sei morto”, “Ti sparo” e “Riposa in pace”e tre croci vergate con bomboletta spray sulla chiesetta di San Marco accanto al nome del militare.

L’episodio desta particolare preoccupazione in quanto la stessa chiesa era già stata oggetto, lo scorso febbraio, di analoghe minacce di morte rivolte a due funzionari dell’Agenzia regionale Forestas.

Gli investigatori dell’Arma non escludono al momento alcuna pista o ipotesi, ma appare probabile che le minacce comparse sulla chiesa di San Marco siano strettamente collegate all’impegno professionale del comandante Chessa. Le indagini sono in corso per fare luce su questo ennesimo episodio di intimidazione che getta un’ombra sul paese barbaricino.