La fase itinerante di mobilitazione dei dipendenti degli Enti Locali sardi prosegue con determinazione. L’ultima tappa ha visto un’assemblea partecipata a Siniscola, dove i lavoratori sono stati aggiornati sulle diverse fasi della vertenza in corso e sullo stato dei lavori.
Il Segretario della UIL FPL, Franco Licheri, ha introdotto la discussione, evidenziando il ruolo attivo del sindacato in questo percorso a tappe. Un punto cruciale della vertenza riguarda la mancata applicazione della liquidazione delle risorse, un’incongruenza che la RSU del Comune di Nuoro non riesce a comprendere dopo aver superato numerose difficoltà tecniche.
Un tema centrale emerso durante l’assemblea è il divario esistente tra il trattamento economico dei dipendenti della Regione Autonoma della Sardegna (RAS) e quelli degli Enti Locali. Questa disparità genera un senso di subordinazione e difficoltà operativa tra i lavoratori degli enti locali.
Ma le problematiche non si limitano a questo. In molti Comuni si registra un preoccupante stato di stress cronico lavoro-correlato, caratterizzato da un senso di esaurimento fisico e mentale. Un fenomeno grave e spesso taciuto, ma purtroppo presente anche negli Enti Locali, al pari del più noto burnout che affligge il personale sanitario.
Nonostante queste difficoltà, i lavoratori non intendono arrendersi. La battaglia per l’applicazione dell’articolo 79 comma 2 lettera c) si fa sempre più attuale, tanto che l’assemblea ha votato all’unanimità affinché questa diventi la soluzione per sbloccare la liquidazione delle risorse. I lavoratori temono che una liquidazione in produttività rappresenterebbe un passo indietro, soprattutto in vista di una possibile omogeneizzazione stipendiale. La mobilitazione continua con l’obiettivo di ottenere risposte concrete e migliorare le condizioni di lavoro nel comparto degli Enti Locali sardi.