Varato il DL Sicurezza: cosa cambia per le manifestazioni contro la speculazione energetica

Salvatore

Varato il DL Sicurezza: cosa cambia per le manifestazioni contro la speculazione energetica

venerdì 04 Aprile 2025 - 20:03
Varato il DL Sicurezza: cosa cambia per le manifestazioni contro la speculazione energetica

Eolico. Manifestanti e Polizia in tenuta antisommossa a Oristano

Il Consiglio dei ministri ha varato un decreto legge che introduce una “specifica tutela legale” per il personale di difesa, sicurezza e soccorso pubblico. La premier Giorgia Meloni ha sottolineato come questa misura garantisca il sostegno statale per le spese legali degli agenti indagati o imputati per fatti inerenti al servizio, fino a un massimo di 10.000 euro per fase processuale. “Una norma sacrosanta che le nostre forze di polizia aspettano da molto tempo”, ha dichiarato Meloni, evidenziando la volontà del governo di fornire risposte concrete e immediate. La scelta di procedere con un decreto legge, bypassando l’iter parlamentare ordinario, è stata motivata dalla “necessità” e dall'”urgenza” di dare “tutele che meritano” agli operatori di sicurezza. La decisione del governo è stata definita dalla premier una scelta “legittima” per rispettare gli impegni presi con i cittadini e con chi difende la sicurezza del Paese. Meloni ha respinto le critiche di “scorciatoia” o “blitz”, rivendicando la responsabilità politica di questa accelerazione.

MANIFESTAZIONI CONTRO OPERE STRATEGICHE – Per quanto riguarda le proteste contro le opere pubbliche, la norma, prima del rilievo del Quirinale, prevedeva l’applicazione dell’aggravante per impedire la realizzazione di un’opera pubblica o di una infrastruttura strategica, senza dare indicazioni particolari sulla tipologia di opera o infrastruttura. Ci si rimetteva in pratica alla discrezionalità del Governo che poteva ritenere un’opera pubblica qualsiasi meritevole di questa particolare protezione. La nuova norma, invece, prevede che l‘aggravante per chi impedisce la realizzazione di opere pubbliche o infrastrutture strategiche viene ora limitata a quelle destinate all’erogazione di energia, trasporti, telecomunicazioni e altri servizi pubblici essenziali.
SERVIZI SEGRETI – Il decreto sicurezza, confluito in un decreto legge a partire da un precedente disegno di legge, include diverse modifiche, alcune delle quali volte ad accogliere i rilievi espressi dal Quirinale. Tra le principali novità si segnala la cancellazione dell’obbligo per le pubbliche amministrazioni di fornire informazioni ai Servizi segreti per esigenze di sicurezza nazionale. Resta invece in vigore la norma che autorizza gli agenti dell’intelligence a infiltrarsi in associazioni sovversive, terroristiche e mafiose.
RESISTENZA IN CARCERE E CPR – Vengono meglio definite le condotte di resistenza, specificando che il reato di “rivolta” si configura solo in presenza di violazioni di ordini volti a mantenere l’ordine e la sicurezza. Esclusa la configurabilità del reato nei centri di accoglienza.
SIM MIGRANTI – Per ottenere una scheda telefonica sarà sufficiente presentare un documento d’identità, superando la precedente richiesta del permesso di soggiorno.
AGGRESSIONE A PUBBLICO UFFICIALE – Nella valutazione dei reati di aggressione o resistenza, si dovrà sempre tener conto anche delle circostanze attenuanti, superando la precedente prevalenza automatica delle aggravanti.
MADRI DETENUTE – Pur rimanendo l’obbligatorietà della custodia attenuata per madri incinte o con figli minori di un anno, viene data al giudice la possibilità di valutare le preminenti esigenze del minore anche in presenza di gravi condotte materne.
Parallelamente all’approvazione del decreto in Consiglio dei ministri, piazza del Pantheon a Roma è stata teatro di un sit-in di protesta contro il provvedimento, organizzato dalla ‘Rete Nazionale No Ddl Sicurezza‘. La manifestazione, che ha visto la partecipazione di esponenti di Pd, M5s, Avs, +Europa e Cgil, oltre a diversi movimenti e associazioni, è degenerata in scontri tra manifestanti e forze dell’ordine.
Secondo le prime stime, i manifestanti hanno tentato di forzare il blocco delle forze dell’ordine in direzione di Palazzo Chigi, lanciando bottiglie. La polizia ha respinto i tentativi di sfondamento utilizzando gli scudi. Dopo una fase di tensione durata circa un quarto d’ora, la situazione è stata riportata sotto controllo.
Successivamente, un gruppo di manifestanti, in gran parte studenti, ha dato vita a un corteo non autorizzato dietro il Pantheon, scandendo slogan contro il decreto sicurezza. Il tentativo di raggiungere largo Chigi è stato bloccato dalle forze dell’ordine in piazza della Minerva.
Gli scontri in piazza del Pantheon testimoniano la forte opposizione che il decreto sicurezza sta incontrando da parte di diverse forze politiche e della società civile, che contestano nel merito le nuove norme introdotte dal governo Meloni.

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