“Sei anni di inganni”. La protesta dei pastori: “La Regione continua a ignorarci”

Salvatore

“Sei anni di inganni”. La protesta dei pastori: “La Regione continua a ignorarci”

di Salvatore Novellu
venerdì 21 Marzo 2025 - 22:04
“Sei anni di inganni”. La protesta dei pastori: “La Regione continua a ignorarci”

Nenneddu Sanna (foto S.Novellu)

NUORO – A sei anni dalle imponenti proteste del 2019, pastori e agricoltori tornano a mobilitarsi per denunciare la persistente crisi che affligge il comparto agro-pastorale della Sardegna. A Nuoro, epicentro della manifestazione di protesta, scattata nella tarda serata di ieri, si è radunato un lungo corteo di auto e mezzi agricoli, partito contemporaneamente da Ottana e dal Sologo, causando forti rallentamenti al traffico sulla Statale 131 DCN, sia lungo il percorso sia al suo arrivo nella zona industriale di Pratosardo. Circa duecento persone (secondo le stime della Questura) provenienti oltre che da Nuorese e Baronia, da varie altre parti dell’Isola. A scortarli e ad accoglierli in città un ampio di spiegamento di forze dell’ordine: polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia municipale.

Protesta dei pastori a Pratosardo (foto S.Novellu)

Protesta dei pastori a Pratosardo (foto S.Novellu)

La decisione di scendere nuovamente in piazza è maturata durante un’assemblea tenutasi nei giorni scorsi a Tramatza, che ha visto la partecipazione di circa un migliaio di operatori del settore e amministratori locali. Qui è emersa la crescente esasperazione dei pastori e degli agricoltori a causa della mancanza di risposte concrete alle problematiche del settore sia da parte della Regione sia dell’Europa. «Abbiamo chiesto più volte un incontro con i nostri amministratori regionali per affrontare i nostri problemi – spiega Nenneddu Sanna, una delle voci più forti della protesta – ma nessuno ci ascolta e a nessuno sembra importare del principale comparto produttivo regionale. Promettono, promettono, ma a noi arrivano solo le briciole… con la loro burocrazia stanno ammazzando l’allevamento».

Protesta dei pastori contro l'Agenda 2030 (foto S.Novellu)

La protesta dei pastori arriva a Nuoro (foto S.Novellu)

Gli altri temi scottanti sono il prezzo del latte, ancora insufficiente a coprire il sempre crescente aumento dei prezzi delle materie prime, come il mangime, l’energia e i carburanti. Poi c’è la diatriba della mai risolta della febbre catarrale degli ovini, meglio nota come Lingua Blu, e l’imposizione dei vaccini, che a detta dei pastori complicherebbero le cose in quanto genererebbero una mutazione del virus, che dopo oltre vent’anni dalla sua comparsa sarebbe già potuto diventare endemico.  

Protesta dei pastori a Pratosardo (foto S.Novellu)

Protesta dei pastori a Pratosardo (foto S.Novellu)

Ultimo ma non ultimo, il malcontento per i ritardi e, in molti casi, il mancato pagamento dei contributi e dei rimborsi da parte delle istituzioni regionali: «Stiamo ancora aspettando – spiegano – i ristori per la moria delle nostre pecore degli anni passati mentre continuiamo ad assistere a nuovi decessi degli animali». Il mondo delle campagne, dunque, è in ginocchio a causa di siccità, lingua blu, ritardi nei ristori regionali e nel conferimento dei premi comunitari che, nonostante le promesse, non arrivano, burocrazia. E non può più attendere perché la natura in cui vivono e lavorano non attende.

Protesta dei pastori a Pratosardo (foto S.Novellu)

Protesta dei pastori a Pratosardo (foto S.Novellu)

La manifestazione di oggi sta a indicare che gli operatori del settore non intendono stare a guardare la propria rovina compiersi. È in fase di preparazione un documento che elenca tutte le maggiori criticità affrontate dalle aziende, che sarà inviato ai comuni e ai capigruppo del consiglio regionale, con l’obiettivo di avviare un confronto diretto con l’assessore e la presidente della Regione «Sempre che si decidano ad ascoltarci» – precisano.

I pastori e gli agricoltori chiedono “stabilità per le aziende” e programmazione degli interventi, sottolineando l’inammissibilità di dover affrontare ogni anno le stesse problematiche e di dover ricorrere a ogni volta a rimedi emergenziali.

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