“Il Piano trasferimenti nazionale ci ha ignorato, la situazione è insostenibile”: è il Sindacato Italiano Appartenenti Polizia (SIAP) a lanciare l’allarme. La Sardegna è sotto pressione: la carenza di personale nelle forze dell’ordine ha raggiunto livelli critici e nei prossimi giorni una mobilitazione infuocata toccherà tutte  quattro le province, con presidi davanti ai commissariati per chiedere rinforzi immediati.

“La sicurezza dei cittadini non è un optional – tuona la segreteria regionale del SIAP. Non possiamo più permetterci di depauperare reparti e uffici, fino alla loro chiusura. I servizi alla collettività sono a rischio”. Il SIAP   nella figura di Daniele Rocchi segretario regionale chiede “Sostanza, non apparenza. Vogliamo agenti in numero sufficiente per garantire la sicurezza e la vicinanza ai cittadini… Non possiamo più permetterci di depauperare reparti e uffici.”

Il calendario della protesta è fitto: 25 marzo Siniscola (Nuoro), 26 marzo Cagliari, 27 marzo Oristano, 28 marzo Sassari.

Il SIAP Sardegna punta il dito contro le “scelte scellerate” del Dipartimento, che ha ignorato le esigenze dell’Isola nei piani di trasferimento. “La carenza di personale è cronica,” spiegano, “e i pensionamenti senza sostituzioni hanno aggravato la situazione. Commissariati distaccati, specialità e l’istituto di istruzione CAIP di Abbasanta sono al collasso.” Nonostante i ripetuti appelli alla sicurezza da parte dei cittadini, il piano nazionale di trasferimenti ha riservato alla Sardegna solo “qualche unità”, un’elemosina che il SIAP definisce “imbarazzante e ridicola”.

“La situazione è indifendibile – avverte il sindacato. L’ordine pubblico e la sicurezza del territorio sono seriamente compromessi. Serve un intervento straordinario del Dipartimento per colmare questa falla. Questori e sindacati hanno lanciato l’allarme, ma il Dipartimento resta sordo”.