L’eredità di Maria Lai: Ulassai chiude la Biennale e apre al futuro dell’arte”

Salvatore

L’eredità di Maria Lai: Ulassai chiude la Biennale e apre al futuro dell’arte”

martedì 04 Marzo 2025 - 09:04
L’eredità di Maria Lai: Ulassai chiude la Biennale e apre al futuro dell’arte”

ULASSAI – La prima Biennale d’Arte Contemporanea dedicata a Maria Lai ha chiuso i battenti sabato 1° marzo, in un simbolico tributo al periodo dei carnevali, tempo di trasformazione e rinascita. La giornata finale, tenutasi nei locali della Casa CAMUC, ha visto due momenti salienti: la presentazione del documentario Progetto e Destino – I Biennale d’Arte Contemporanea Maria Lai e la tavola rotonda A chi parla l’arte?.
Il documentario, realizzato dal Centro Servizi Culturali di Carbonia – Fabbrica del Cinema della Società Umanitaria, ha offerto uno sguardo intimo sui sette mesi di lavoro della Biennale, dall’allestimento alla premiazione, raccogliendo le voci degli artisti partecipanti. Un’opera che, nelle parole del regista Roberta Crepaldi, “vuole essere memoria viva della cultura sarda”.

A seguire, la tavola rotonda ha acceso il dibattito sul tema “A chi parla l’arte?”, un interrogativo che ha guidato l’intera carriera di Maria Lai. Il filosofo Silvano Tagliagambe, le giornaliste Alessandra Menesini e Ambra Pintore, l’artista Marco Useli e il direttore artistico della Biennale, Gianni Murtas, si sono confrontati sul ruolo dell’arte contemporanea, sulle sue responsabilità e sul suo dialogo con la comunità. “Abbiamo lavorato un anno intero per intrecciare i fili dell’arte e del futuro, come Maria Lai ci ha insegnato” – ha detto Gianni Murtas, sottolineando come la Biennale abbia voluto essere un omaggio alla visione dell’artista, che desiderava un paese di liberi creatori e conoscitori d’arte.

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Il sindaco Giovanni Soru ha ricordato il sogno di Maria Lai di un museo nel cuore di Ulassai, oggi realtà con il CAMUC, spazio di innovazione e creatività femminile, che insieme alla Stazione dell’Arte, custodisce l’eredità dell’artista.
La giornata si è conclusa con l’impegno a proseguire il dialogo iniziato con la Biennale, gettando le basi per la seconda edizione del 2026. “Raccogliamo un’eredità importante – ha affermato Murta – con l’obiettivo di continuare ad indagare le riflessioni di Maria Lai, aprendo nuove prospettive sul suo pensiero”.
La Prima Biennale d’Arte Contemporanea dedicata a Maria Lai ha lasciato un segno indelebile a Ulassai, unendo arte, comunità e futuro in un dialogo continuo e aperto.

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