Femminicidio Francesca Deidda. Al via il processo a Igor Sollai: in aula il dolore dei familiari e il nodo della premeditazione

Salvatore

Femminicidio Francesca Deidda. Al via il processo a Igor Sollai: in aula il dolore dei familiari e il nodo della premeditazione

mercoledì 26 Febbraio 2025 - 16:13
Femminicidio Francesca Deidda. Al via il processo a Igor Sollai: in aula il dolore dei familiari e il nodo della premeditazione

Processo a Igor Sollai

CAGLIARI – È iniziato oggi, davanti alla Corte d’Assise di Cagliari, il processo a Igor Sollai, il 43enne reo confesso dell’omicidio della moglie, Francesca Deidda, scomparsa il 10 maggio 2024 e ritrovata senza vita il 18 luglio nelle campagne tra Sinnai e San Vito. L’uomo, accusato di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere, è comparso in tribunale con un maglione blu e pantaloni scuri, evitando lo sguardo dei numerosi giornalisti presenti.

Le ricerche di Francesca Deidda

L’AULA E LE PARTI CIVILI – In aula erano presenti i genitori di Sollai, il fratello della vittima, Andrea Deidda, e le colleghe del call center che avevano denunciato la scomparsa della donna. Andrea Deidda e gli zii della vittima si sono costituiti parte civile, rappresentati dagli avvocati Gianfranco Piscitelli, Renato ed Efisio Zoccheddu.

IL PROCESSO E LE ACCUSE  Il pubblico ministero Marco Cocco ha chiesto l’acquisizione dell’intero fascicolo d’indagine, richiesta accolta dalla corte e dagli avvocati della difesa. Il processo è stato aggiornato al 7 maggio. Al centro del dibattimento, la ricostruzione del delitto e la contestazione delle aggravanti, in particolare la premeditazione, che Sollai nega. Secondo l’accusa, l’uomo aveva una relazione extraconiugale e avrebbe ucciso la moglie anche per incassare l’assicurazione sulla vita, del valore di circa 100.000 euro.

LE POSIZIONI DELLA DIFESA –  Gli avvocati di Sollai, Carlo Demurtas e Laura Pirarba, hanno dichiarato di aver concordato con il pubblico ministero di evitare un lungo dibattimento, pur contestando alcune aggravanti. L’avvocato Piscitelli, che rappresenta la parte civile, ha invece sottolineato la presenza di una consulenza tecnica della dottoressa Roberta Bruzzone, che a suo avviso conferma la premeditazione del delitto. 

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