Consiglio Regionale infuocato. Bartolazzi senza mezzi termini: “La sanità sarda è la peggiore d’Italia”

Redazione

Consiglio Regionale infuocato. Bartolazzi senza mezzi termini: “La sanità sarda è la peggiore d’Italia”

di Giacomo Dessì
mercoledì 26 Febbraio 2025 - 09:30
Consiglio Regionale infuocato. Bartolazzi senza mezzi termini: “La sanità sarda è la peggiore d’Italia”

L'assessore alla Sanita' Bartolazzi (foto S.Novellu)

REGIONE –  Dopo una mattinata di scontri sul tema della proroga dell’esercizio provvisorio del Bilancio, il Consiglio regionale è tornato ad agitarsi nel pomeriggio di ieri sulla riforma sanitaria.

LE OPPOSIZIONI – Il provvedimento è approdato in Aula per la discussione generale, mentre oggi pomeriggio tornerà in commissione Sanità per l’analisi degli emendamenti, per poi rientrare in Consiglio giovedì. Dalla Minoranza intanto non sono mancate le bordate. Come relatore dell’Opposizione è intervenuto  Antonello Peru di Sardegna al Centro 20Venti, che ha dichiarato “espressa contrarietà a questo disegno di legge perché mortifica il processo partecipativo”. Peru ha proseguito: “Tutti i principali attori della sanità sarda hanno partecipato ai lavori in commissione ma di questo patrimonio di idee non resta nulla in questo provvedimento. Voi tradite così lo spirito della democrazia partecipata e non c’è altro da aggiungere in ordine all’inutilità di questa riforma, che introduce novità già introdotte nella normativa vigente. Il vostro obiettivo non è migliorare il livello qualitativo della Sanità sarda: il vostro obiettivo è politico e consiste nel rimuovere i direttori generali e commissariare le aziende sanitarie con personale di vostro riferimento”. Duro anche l’intervento di Alice Aroni dell’Udc: “La presidente può dire quello che vuole ma la riorganizzazione funzionale è una riforma, dovuta alla bulimia da incarichi. Non sono bastate le 24 poltrone da consulente già assegnate, ora arrivano altre dodici poltrone per completare lo spoil system. Perché non avete scritto un vero disegno di legge sulla Sanità e non questo squallido testo? Che senso aveva fare tutte le audizioni per poi presentare questo testo che viola la Costituzione? I commissari che nominerete resteranno in causa sei mesi, un tempo che non basterà loro a capire i problemi e meno che mai a risolverli”.

LA DIFESA DELLA MAGGIORANZA –  difendere la Maggioranza è intervenuto Diego Loi di Avs: “Questo è un tentativo, l’inizio di un percorso per cercare di cambiare le cose. I cittadini nonostante la riforma del 2020 continuano a sentirsi abbandonati. Oggi il dato certo è che è necessaria una rivoluzione organizzativa perché la situazione è diventata esplosiva”. Per Lara Serra del M5s “Lo stato attuale della sanità impone una riorganizzazione complessiva”, mentre nel corso della sua introduzione come relatore della Maggioranza Giuseppino Canu di Sinistra Futura ha parlato del lavoro fatto in commissione e di come sia “emersa comunque la criticità generale dovuta alla sovrapposizione dei ruoli dei vari soggetti istituzionali che operano nella sanità pubblica”.

PAOLO TRUZZU E ARMANDO BARTOLAZZI – Visione opposta quella del capogruppo di Fratelli d’Italia, Paolo Truzzu: “Una volta eletta, la presidente Todde ha annunciato provvedimenti forti per il sistema sanitario, dubito che questo disegno di legge lo sia. Il percorso scelto lo dimostra: in Commissione si è presentato un provvedimento fantasma. L’unico obiettivo è il commissariamento dei direttori generali. Questo si poteva fare con una semplice delibera di Giunta”. L’assessore Armando Bartolazzi però fa scudo: “Siamo tutti d’accordo sul fatto che sia necessario fare qualcosa di importante per risolvere problemi importantissimi. Intanto mi rivolgo all’onorevole Peru e dico che la governance probabilmente non ha interpretato bene la legge 20 o non ha risposto. Per non sbagliare abbiamo previsto la possibilità di commissariare le aziende sarde visto che la sanità sarda è la peggiore d’Italia”. Per l’assessore “non ci sono preconcetti e si deve lavorare insieme, non ho persone da sistemare”. Poi una considerazione: “Ares diventerà sempre più agenzia di servizi quando le Asl inizieranno a funzionare”. Si riprenderà giovedì 27 febbraio con la discussione degli articoli.

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