Bosa. 10,5 milioni pronti per la difesa idrogeologica: ma il progetto divide la comunità

Salvatore

Bosa. 10,5 milioni pronti per la difesa idrogeologica: ma il progetto divide la comunità

lunedì 24 Febbraio 2025 - 12:38
Bosa. 10,5 milioni pronti per la difesa idrogeologica: ma il progetto divide la comunità

Effetti dell'alluvione a Bosa (foto S.Novellu)

BOSA – 10,5 milioni di fondi regionali pronti per la difesa idrogeologica: lo aveva sottolineato nei giorni scorsi l’assessore ai Lavori Pubblici della Regione Sardegna, Antonio Piu. Il progetto, però, rischia di avere un forte impatto sull’ambiente e sulla città. L’allarme è stato lanciato dal Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG), che ha chiesto una valutazione d’impatto ambientale complessiva.

Uno scorcio di Bosa (foto S.Novellu)

Uno scorcio di Bosa il giorno dopo un nubifragio (foto S.Novellu)

Un progetto datato e lacunoso – L’assessore Piu ha dichiarato che il progetto del 2008 non può essere interrotto, perché consentirà di mettere in sicurezza 3.306 residenti. Tuttavia, il progetto sarebbe stato sottoposto solo a una verifica di assoggettabilità a valutazione d’impatto ambientale, e non a una valutazione completa. Secondo il GrIG, il progetto è molto più ampio e dovrebbe essere considerato un’opera unica da centinaia di milioni di euro, che necessita di una valutazione d’impatto ambientale complessiva, come previsto dalle norme comunitarie e nazionali.

Effetti dell’alluvione a Bosa (foto S.Novellu)

Il fiume Temo è davvero il principale pericolo? – L’ultima esondazione del fiume Temo risale al 1976. Negli ultimi anni, invece, le alluvioni sono state causate da altri corsi d’acqua tombati negli anni: Rio Terridi, Cibudditta, Via Parpaglia – Via Pischedda, Su Codolanu, Rio S’Aladerru, Sa Cabula. Il GrIG chiede se la realizzazione di muri di contenimento sugli argini del Temo possa costituire un ulteriore ostacolo al naturale deflusso delle acque di questi corsi d’acqua verso il fiume. Un problema che, secondo l’associazione, non è stato valutato. Per questo motivo il GrIG ha inviato una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti, richiedendo lo svolgimento di una valutazione d’impatto ambientale sul progetto di salvaguardia idrogeologica a protezione della città di Bosa. L’associazione ha coinvolto i Ministeri della Cultura e dell’Ambiente e Sicurezza Energetica, la Regione autonoma della Sardegna, il Comune di Bosa, la Soprintendenza cagliaritana per Architettura, Belle Arti e Paesaggio, e ha informato la Commissione Europea.

Spendiamo bene i soldi pubblici – Il GrIG chiede che i soldi pubblici siano spesi bene, valutando attentamente gli effetti diretti e indiretti sull’ambiente e sui contesti urbani, per migliorare la qualità della vita dei cittadini.

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