“Liberiamo il Voto”: Lucia Chessa, l’ex candidata alla presidenza regionale, lancia la rivolta contro la legge elettorale

Salvatore

“Liberiamo il Voto”: Lucia Chessa, l’ex candidata alla presidenza regionale, lancia la rivolta contro la legge elettorale

venerdì 21 Febbraio 2025 - 12:17
“Liberiamo il Voto”:  Lucia Chessa, l’ex candidata alla presidenza regionale, lancia la rivolta contro la legge elettorale

Lucia Chessa (foto S.Novellu)

La Sardegna è di nuovo al centro del dibattito politico a causa della sua contestata legge elettorale regionale. Dopo le elezioni del 2024, che hanno visto una bassa affluenza e un’alta percentuale di voti “dispersi”, la rete “SardDegna Iniziativa Popolare” ha lanciato una proposta di legge di iniziativa popolare denominata “Liberiamo il Voto”. L’obiettivo è superare l’attuale sistema elettorale, giudicato “indegno di una democrazia”.

«Con questa legge indegna, nel 2013, si è costruito sostanzialmente un falso bipolarismo che pur non esistendo nella legittima complessità che arricchisce il pensiero politico dei sardi, si materializza artificiosamente nel momento in cui si compone il Consiglio regionale il quale,al contrario, per conservare autorevolezza, non può essere così brutalmente escludente, ma deve rappresentare tutti» sottolinea Lucia Chessa presidente della rete ed in corsa alla presidenza regionale nelle ultime elezioni regionali.

La legge elettorale sarda, con la sua doppia soglia di sbarramento e il premio di maggioranza, ha creato un sistema che esclude le minoranze e concentra il potere nelle mani dei due principali schieramenti politici. Secondo i promotori dell’iniziativa, più di 60.000 sardi, che hanno esercitato il loro diritto di voto, non hanno rappresentanti in Consiglio Regionale. Questo equivale al 9% dei votanti, un dato che evidenzia una grave mancanza di rappresentanza democratica.

La rete “SardDegna” critica anche il sistema presidenzialista, che, a loro avviso, ha espropriato i cittadini del diritto di avere consigli regionali rappresentativi. La vicenda della legge di iniziativa popolare “Pratobello”, ignorata dal Consiglio Regionale nonostante le oltre 210.000 firme raccolte, è citata come esempio della distanza tra le istituzioni e le istanze dei cittadini.

La proposta di legge “Liberiamo il Voto” mira a introdurre un sistema proporzionale puro per l’elezione del Consiglio Regionale e lo strumento della sfiducia costruttiva, con l’obiettivo di garantire una maggiore rappresentanza e stabilità politica. I moduli per la raccolta firme sono stati inviati a tutti i comuni della Sardegna, dando il via a una mobilitazione popolare che potrebbe cambiare il volto della politica regionale.

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