LE ACCUSE DELL’ANCI – Dopo l’incontro tenutosi in Regione tra l’ANCI Sardegna e i capigruppo cel Consiglio Regionale per chiedere chiarimenti sull’assenza di interventi sul Fondo Unico (il fondo attraverso cui vengono finanziati i comuni sardi) nella proposta di manovra finanziaria approvata dalla Giunta Regionale arriva la risposta dell’assessore degli Enti Locali, Francesco Spanedda.
“Questo fondo è vitale per i nostri comuni – hanno dichiarato i presidenti dell’ANCI Daniela Falconi e Francesco Spiga – finanzia servizi indispensabili come l’assistenza agli anziani, gli asili nido, le iniziative per lo sviluppo e l’occupazione. Senza un adeguato sostegno, rischiamo di compromettere la qualità della vita dei cittadini”.

Fondo Unico, l’ANCI in Regione
LA REPLICA DI SPANEDDA – Spanedda replicato alle accuse sottolineando l’impegno della Giunta Todde a favore degli enti locali e denunciando i tagli operati dal Governo Meloni. Già nel maggio 2024, infatti, la Regione aveva espresso forte preoccupazione per i tagli ai trasferimenti erariali proposti dal Governo, che ammontano a 48,5 milioni di euro per i comuni sardi e a oltre 5,5 milioni per le province. “Questi tagli sono inaccettabili – ha dichiarato l’assessore Spanedda – penalizzano i comuni, soprattutto quelli che hanno ottenuto maggiori finanziamenti sul PNRR e che necessitano di risorse per erogare servizi e mantenere le opere realizzate”.
L’Assessore ha poi rivendicato l’impegno della Regione a sostegno degli enti locali: “Nel 2024 abbiamo incrementato il Fondo Unico di 80 milioni di euro, a cui si aggiungono 32 milioni per la manutenzione delle strade. Un totale di 112 milioni di euro trasferiti ai comuni“. Spanedda ha precisato che i 100 milioni in più previsti nel 2023 non erano un incremento stabile ma frutto dell’avanzo di amministrazione del 2022. “Il Governo non può ridurre ulteriormente i trasferimenti ai comuni sardi – conclude l’assessore – chiediamo un cambiamento di orientamento“. La Regione si farà dunque portavoce delle istanze degli enti locali presso il Governo, affinché vengano rivisti i tagli e vengano garantite le risorse necessarie per il buon funzionamento dei servizi comunali.