Sanità sarda in rivolta: precari OSS in piazza per la stabilizzazione

Salvatore

Sanità sarda in rivolta: precari OSS in piazza per la stabilizzazione

Sit-in dell'USB sotto il Consiglio Regionale: "Stabilizzazione subito, la sanità non può funzionare senza di noi"
lunedì 17 Febbraio 2025 - 12:00
Sanità sarda in rivolta: precari OSS in piazza per la stabilizzazione

Precari OSS in piazza (f. Enrico Rubiu)

I precari della sanità sarda, in particolare gli Operatori Socio Sanitari (OSS), sono scesi in piazza nei giorni scorsi per chiedere la stabilizzazione del loro posto di lavoro. Un sit-in, promosso dall’Unione Sindacale di Base (USB), si è svolto di fronte al Consiglio Regionale a Cagliari, con cartelli, striscioni e fischietti.

Alessandra Pisanu, precaria OSS, ha dichiarato: “Siamo qui dopo un anno per rivendicare nuovamente la stabilizzazione. Siamo lavoratori precari che hanno lavorato nelle ASL durante il periodo COVID, maturando requisiti e professionalità per essere assunti”.

I lavoratori, infatti, hanno maturato i requisiti necessari per la stabilizzazione, ma la graduatoria stilata a tale scopo è ferma e non scorre. “Le istituzioni ci avevano garantito che le nostre competenze non sarebbero andate sprecate – ha aggiunto Pisanu – e che saremmo potuti rientrare all’interno degli ospedali. Siamo ancora in attesa di risposte”.

Gianfranco Angioi, dirigente USB Sanità, ha sottolineato come la condizione di precarietà di questi lavoratori sia inaccettabile: “Chiediamo che vengano avviati percorsi di stabilizzazione per questi lavoratori. Non è accettabile che vengano considerati fantasmi da una classe politica che si è completamente disinteressata a loro”.

Il dirigente ha poi evidenziato come la mancanza di assunzioni metta a rischio il funzionamento stesso del sistema sanitario: “La sanità senza assunzioni non può funzionare. Serve un piano di assunzioni immediato per stabilizzare questi lavoratori che hanno lavorato nei reparti durante il periodo più drammatico della nostra sanità, durante il COVID”.

“Non ci può essere dignità né giustizia senza la stabilizzazione – ha concluso Angioi – questo chiediamo alle istituzioni, alla Regione e all’Assessore. Gli impegni presi fino ad oggi sono stati disattesi. Le stabilizzazioni devono avvenire nell’immediato, non c’è più tempo da perdere. Occorre dare risposte ai lavoratori e soprattutto ai pazienti”.

F. N.

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