NUORO – In calo le vendite di vino e birra nei locali. Confcommercio Nuoro-Ogliastra: “Serve più flessibilità e formazione per incentivare l’asporto”
Un calo generalizzato – Su un campione di 146 esercizi pubblici che hanno risposto a un questionario di Confcommercio, il calo medio rilevato va dal -22,4% per le bollicine al -36,9% per i digestivi/amari. Nel mezzo, si registrano flessioni del 25,5% per la birra e del 29,3% per il vino.
“No Ciukko! bag” – Per ovviare a questa brusca contrazione dei consumi, l’associazione ha lanciato una confezione da asporto per le bottiglie chiamata “No Ciukko! bag“, sul modello della “doggybag” per il cibo avanzato. “È evidente – spiega Ivan Deriu, presidente di FIPE Confcommercio Nuoro Ogliastra – che il consumatore, spaventato dalle nuove norme, ha deciso di evitare il consumo di alcolici fuori casa”.
Paura infondata? – “Ci preoccupano in particolare quei prodotti legati alle produzioni locali, come vini e spumanti, che stanno subendo un calo importante – continua Deriu -. In realtà, a ben vedere, la norma sui limiti alcolimetrici appena introdotta non evidenzia alcuna differenza rispetto a prima, ovvero entro i 0,5 grammi litro. Tuttavia, si è creata una fobia alimentata non poco dai social“.
Più flessibilità e formazione – Un’indagine dell’associazione ha rivelato che la maggior parte dei locali non consente ai clienti di portare via la bottiglia di vino parzialmente consumata. Solo il 32,1% lo consente e lo consiglia, mentre il 21,4% lo autorizza solo su richiesta. “Questo richiede una migliore formazione del personale e flessibilità nella gestione delle bottiglie di vino – suggerisce il direttore dell’associazione, Gian Luca Deriu -. Occorre permettere e incentivare l’asporto della bottiglia consumata parzialmente, invogliando il cliente a ordinarne una intera, sapendo che non la sprecherà. Potrebbe essere utile, a questo proposito, offrire un servizio di imballaggio e asporto elegante e pratico per queste bottiglie”.