Macomer rilancia la sanità del Nuorese: una “tappa strategica” per la medicina di prossimità

Salvatore

Macomer rilancia la sanità del Nuorese: una “tappa strategica” per la medicina di prossimità

mercoledì 29 Gennaio 2025 - 16:44
Macomer rilancia la sanità del Nuorese: una “tappa strategica” per la medicina di prossimità

Conferenza Sindaci del Marghine con l'ASL di Nuoro

Macomer si prepara a diventare un punto di riferimento per la sanità nel Nuorese. Entro l’anno, la struttura di Nuraghe Ruiu vedrà l’apertura degli ultimi due piani, con nuovi posti letto per pazienti non acuti. Un progetto ambizioso, presentato oggi ai sindaci del territorio, che promette di trasformare l’offerta sanitaria e migliorare la vita di molti cittadini.

All’incontro erano presenti i vertici dell’ASL 3, tra cui il direttore generale Paolo Cannas e il direttore sanitario Serafinangelo Ponti, insieme alla direttrice del Distretto Maria Giovanna Porcu. L’obiettivo? Condividere con gli amministratori locali i dettagli di un percorso che mira a rivoluzionare la sanità territoriale.

MEDICINA DI PROSSIMITA’ –  Il progetto si concentra sulla “medicina di prossimità”, un approccio innovativo che mette al centro il paziente e le sue esigenze. L’obiettivo è chiaro: curare i pazienti sul territorio, alleggerendo il carico di lavoro dell’ospedale San Francesco e individuando il domicilio del paziente come primo luogo di cura.

In concreto, ciò si traduce in:

  • Potenziamento dei posti letto: Macomer vedrà un aumento dei posti letto per la Riabilitazione residenziale e l’attivazione di nuovi posti letto a bassa intensità di cura, dedicati a pazienti con patologie mediche o che necessitano di riabilitazione.
  • Telemonitoraggio: Già attivo per alcune patologie, come lo scompenso cardiaco e la SLA, il telemonitoraggio sarà esteso a pazienti oncologici, permettendo un controllo costante delle loro condizioni anche a distanza.
  • Nuova Oncologia: La struttura di Macomer ospiterà un nuovo reparto di Oncologia, offrendo un servizio importante per i pazienti del territorio.

IMPEGNO CONDIVISO –  I Sindaci hanno condiviso obiettivi e iter del nuovo corso, con un coinvolgimento costante nell’avanzamento dei lavori, a cominciare dal crono-programma. Lavori che culmineranno con un primo step già nelle prossime settimane, con il definitivo potenziamento dei posti letto della Riabilitazione residenziale e lo storico completamento dell’offerta di posti letto in un unico piano. «Contestualmente – ha spiegato il direttore generale Paolo Cannas – è stata attivata la presa in carico del paziente sul territorio, nel proprio domicilio, con sistemi di telemonitoraggio che stanno già funzionando per lo scompenso cardiaco, la SLA e che saranno estesi adesso a primi pazienti oncologici». «L’altra risposta – prosegue il Direttore Generale dell’ASL 3 – è il potenziamento dei posti letto sul territorio per i pazienti cosiddetti a bassa intensità di cura (afferenti in genere ai reparti di area medica) o riabilitativa, partendo proprio dalla struttura di Macomer, finora utilizzata solo in minima parte e che, con i lavori del Project, ci permetterà di attivare gli ultimi due piani con i posti letto di bassa intensità di cura e la nuova Oncologia».
Insomma la medicina di prossimità sta prendendo forma, con l’obiettivo della cura del paziente sul territorio, alleggerendo contemporaneamente il carico di lavoro definito ‘improprio’ che può gravare sull’ospedale San Francesco, individuando il domicilio del paziente come primo luogo di cura. «Quanto si sta predisponendo – dichiara il Presidente del Comitato del Distretto, il Sindaco di Macomer Riccardo Uda – potrebbe creare piccoli disservizi temporanei legati ai lavori edilizi, ma la finalità è quella di dotare il territorio di una struttura più funzionale, efficiente e di qualcosa di nuovo che darà spazio a nuove attività capaci di potenziare la sanità territoriale».

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