BOSA – Sarà interessante vedere cosa escogiterà l’equipe di tecnici, fra architetti ed ingeneri alla quale l’amministrazione comunale di Bosa assegnerà il non facile compito di trovare i modi per fermare la trasformazione della spiaggia di Bosa Marina che, di anno in anno, si insabbia sempre di più, spostando il confine del bagnasciuga sempre più verso il molo. Sarà possibile studiare il fenomeno dell’insabbiamento, e un suo eventuale arresto, grazie ad un finanziamento regionale di 100mila euro (APPROFONDISCI). Non solo, il progetto dovrà prevedere, secondo le intenzioni della giunta guidata da Alfonso Marras, una valorizzazione delle forme di fruizione della spiaggia stessa, che costituisce l’offerta turistica maggiore di Bosa. L’impresa non sarà facile perché come avversario c’è la forza del mare che, unita a quella del vento, sta allargando sempre più la striscia di sabbia che oramai ha superato lo scivolo attraverso il quale vengono calate in acqua le barche. Come è facilmente riscontrabile, da vecchie fotografie, non è sempre stato così. La dove ormeggiavano i pescherecci e i pescatori tenevano i vivai per le aragoste, ora si piantano gli ombrelloni.
Il fenomeno è iniziato con la realizzazione del grande molo di sovraflutto che, se da una parte ha mitigato la forza delle onde, dall’altra impedisce il ritorno della sabbia trasportata dalla furia, soprattutto del vento, che, di anno in anno, spinge la sabbia fin sopra il molo che unisce le terraferma all’Isola Rossa, costringendo, tutti gli anni, ad un grande lavoro di pulizia. Non solo. A partire da quella che era la terraferma un tempo, si è formata una distesa di vegetazione spontanea che, da parte delle autorità ambientalistiche, viene impedito di eliminare. Andrà un po’ meglio per la vicina spiaggia di Turas dove delle forti mareggiate, tra il 2016 e il 2017, hanno distrutto la scala che portava sulla spiaggia. Ora, con un finanziamento di 120mila euro, la scala verrà ricostruita, come vediamo dal progetto, e sarà nuovamente possibile un facile accesso all’arenile (APPROFONDISCI).
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