Giustizia bloccata a Nuoro: il prezzo più alto lo pagano cittadini – VIDEO

Nuoro, un’isola nell’isola, non solo per la sua posizione geografica ma anche per una giustizia che sembra affogare in un mare di inefficienza. Lo #sciopero degli avvocati, innescato da una carenza cronica di personale, ha scoperchiato un vaso di Pandora che da tempo minacciava di traboccare.
Il Tribunale di Nuoro è paralizzato. L’Ufficio notifiche, esecuzioni e protesti (UNEP) è allo stremo, con ritardi che allungano i tempi dei processi a dismisura. Un cittadino che oggi si rivolge alla giustizia nuorese rischia di vedere la sua pratica arenarsi per mesi, se non anni.

Le conseguenze di questa situazione sono molteplici e gravi:

  • Diritti negati: I cittadini vedono i loro diritti calpestati da una giustizia lenta e inefficiente.
    Sovraccarico di lavoro: Il personale esistente è costretto a lavorare in condizioni estreme, con il rischio di errori e di un servizio scadente.
  • Sfiducia nelle istituzioni: La lentezza della giustizia erode la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.

Le richieste degli avvocati sono chiare: assunzioni immediate, maggiori risorse economiche e un piano a lungo termine per garantire la sostenibilità del sistema giudiziario.
Le istituzioni sembrano aver recepito l’allarme, ma le promesse tardano a tradursi in azioni concrete. Lo sciopero, intanto, prosegue, a testimonianza della gravità della situazione e della determinazione degli avvocati a difendere il diritto dei cittadini a una giustizia celere ed efficiente.
Un paradosso che lascia amari pensieri: mentre l’isola di Sardegna lotta contro la siccità, la giustizia a Nuoro fa acqua da tutte le parti. È ora che le istituzioni si assumano le loro responsabilità e intervengano con urgenza per salvare un sistema che rischia il collasso.

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Salvatore