La carenza di personale al Tribunale di Nuoro continua a tenere banco, con ripercussioni sempre più gravi sull’amministrazione della giustizia. Lo sciopero degli avvocati, iniziato a metà gennaio, ha messo in luce una situazione ormai insostenibile, che rischia di compromettere i diritti dei cittadini. Questa mattina la conferenza stampa organizzata dall’ordine degli Avvocati di Nuoro, in occasione della quale, diverse figure hanno parlato: il presidente Lorenzo Soro, il presidente del Tribunale di Nuoro Mauro Pusceddu, il Procuratore della Repubblica Patrizia Castaldini e diversi professionisti. Tutti hanno evidenziato le principali conseguenze del problema cronico della carenza di personale che si fanno sentire su più fronti.
UN PROBLEMA CRONICO – La carenza di personale all’Ufficio notifiche, esecuzioni e protesti (UNEP) è un problema che affligge il Tribunale nuorese da tempo. Nonostante le proteste degli avvocati e gli appelli alle istituzioni, la situazione non sembra migliorare. I ritardi nelle notifiche e nelle esecuzioni stanno allungando in modo inesorabile i tempi dei processi, con gravi ripercussioni sui diritti dei cittadini e sul principio della ragionevole durata del processo.
ALLUNGAMENTO DEI TEMPI DEI PROCESSI- I ritardi nelle notifiche e nelle esecuzioni stanno prolungando in modo significativo la durata dei procedimenti giudiziari, con ricadute negative sui diritti delle parti coinvolte.
AUMENTO DEL CARICO DI LAVORO – Il personale esistente è costretto a lavorare in condizioni di sovraccarico, con il rischio di commettere errori e di non garantire un servizio efficiente.
DISAGIO PER I CITTADINI – I cittadini sono costretti a subire ritardi e disagi nell’accesso alla giustizia, con un conseguente aumento del senso di sfiducia nelle istituzioni.
LE RICHIESTE – Gli avvocati nuoresi chiedono un intervento urgente delle istituzioni per risolvere il problema della carenza di personale. In particolare, chiedono:
ASSUNZIONI IMMEDIATE – È necessario procedere all’assunzione di nuovo personale per rafforzare l’organico dell’UNEP e garantire un servizio efficiente.
AUMENTO DELLE RISORSE -È fondamentale destinare maggiori risorse economiche al Tribunale di Nuoro per consentire di far fronte alle crescenti esigenze.
UN PIANO A LUNGO TERMINE – È necessario elaborare un piano a lungo termine per garantire la sostenibilità del sistema giudiziario nuorese.
LE SOLUZIONI – Tutti gli attori coinvolti nel mondo giudiziario nuorese hanno sottolineato l’urgenza di trovare una soluzione. L’assessore regionale agli Affari Generali Maria Elena Motzo collegata da remoto, personale e riforma, sebbene abbia annunciato un accordo con il Ministero per lo sblocco della graduatoria Laore (destinata al reclutamento di nuovo personale), non è ancora stato possibile tradurre queste promesse in azioni concrete.
DELEGAZIONE A ROMA – Di fronte a questa situazione di stallo, gli avvocati nuoresi hanno deciso di intensificare la loro azione. Una delegazione si recherà a Roma per incontrare i vertici del Ministero della Giustizia e ribadire con forza la necessità di un intervento immediato. L’obiettivo è quello di sbloccare le procedure per l’assunzione di nuovo personale e rimettere in moto la macchina della giustizia.
LO SCIOPERO PROSEGUE – Intanto, lo sciopero degli avvocati prosegue, a testimonianza della gravità della situazione e della determinazione dei legali nuoresi a difendere il diritto dei cittadini a una giustizia celere ed efficiente.