L’emergenza idrica in Sardegna sta mettendo a dura prova il settore agricolo, pilastro dell’economia isolana. Di fronte a una situazione sempre più critica, Coldiretti Sardegna ha lanciato un appello accorato alla Regione, chiedendo l’adozione di un Piano regionale strategico per la gestione delle risorse idriche.
“La Sardegna è ormai in prima linea nella lotta contro i cambiamenti climatici”, afferma Battista Cualbu, presidente di Coldiretti Sardegna. “L’anno appena trascorso è stato particolarmente difficile per le nostre aziende agricole e zootecniche, che hanno subito perdite economiche ingenti a causa della siccità prolungata e dell’aumento dei costi di produzione”.
Le cause di questa emergenza sono molteplici: dalle perdite idriche nelle reti di distribuzione, stimate intorno al 50%, alla mancanza di interconnessioni tra gli invasi, fino all’obsolescenza delle infrastrutture esistenti.
“Non possiamo più permetterci di affrontare l’emergenza idrica con soluzioni tampone”, continua Cualbu. “Abbiamo bisogno di un piano strutturale e a lungo termine che metta al centro la sostenibilità e l’efficienza nell’utilizzo delle risorse idriche”.
LE PROPOSTE DELL’ASSOCIAZIONE – Tra le proposte avanzate da Coldiretti Sardegna per affrontare l’emergenza, spiccano. Interventi strutturali: ammodernamento delle reti idriche, costruzione di nuove dighe, interconnessione degli invasi esistenti e miglioramento della gestione delle riserve strategiche. Monitoraggio continuo: analisi dell’evoluzione del clima negli ultimi vent’anni per individuare le zone più vulnerabili e prevedere future emergenze. Sostegni economici: rafforzamento delle assicurazioni agricole e fondi straordinari per le aziende colpite dalla siccità. Task force emergenziale: coordinamento degli interventi durante le crisi idriche. Collaborazione con il Governo nazionale: ottenimento di risorse aggiuntive e strumenti specifici per affrontare i cambiamenti climatici. Ruolo centrale dei Consorzi di bonifica: coinvolgimento per una gestione più virtuosa delle risorse idriche disponibili.
Un futuro sostenibile per l’agricoltura sarda- «Le soluzioni emergenziali come l’utilizzo delle autobotti non sono più sostenibili», sottolinea Luca Saba, direttore di Coldiretti Sardegna. «Abbiamo bisogno di una visione d’insieme che ci permetta di affrontare le sfide del presente e del futuro, garantendo un approvvigionamento idrico sicuro e sostenibile per le nostre imprese e le nostre comunità».
Coldiretti Sardegna chiede alla Regione di agire con urgenza e di mettere in campo tutte le risorse necessarie per affrontare questa emergenza e costruire un futuro sostenibile per l’agricoltura sarda.