OLIENA – È recente la notizia della tragica situazione degli invasi del nuorese e della conseguente decisione di razionare l’acqua in vari paesi. “Da mesi, nell’indifferenza della maggioranza che governa il Comune, denunciamo una perdita d’acqua in una condotta che trasporta acqua potabile in localitá Ghinavu, in territorio di Oliena” spiegano i consiglieri del gruppo di opposizione Uliana Nova, Gianfranca Salis, Enrica Picca e Sebastiano Boi.
Si tratta, manco a dirlo, di acqua potabile che, notte e giorno, da mesi si disperde nelle campagne. “Una perdita – aggiungono i Consiglieri – che gli olianesi e tutti i sardi pagano con le loro tariffe. L’indignazione per questa situazione é ancora maggiore visto il periodo di siccità che l’isola sta attraversando. Abbiamo portato più volte all’attenzione del Consiglio e della maggioranza la vicenda, ma siamo stati ignorati. Nel consiglio del 30 dicembre, Uliana Nova ha riproposto la questione, che è stata circondata da un silenzio assordante, visto che non solo non ha suscitato l’indignazione che uno si aspettava ma non ha dato seguito neppure a uno straccio di discussione. Su un post di facebook comparso sulla pagina istituzionale del Comune di Oliena, qualcuno ha pensato bene di precisare che la condotta serviva ad alimentare Dorgali, come dire che lo spreco dell’acqua in periodo di siccità non è un problema che ci riguarda. Peraltro, risulta incredibile che una pagina istituzionale sminuisca una cosi grave situazione senza tenere conto peraltro della interconnessione che esiste nella gestione dell’acqua potabile in Sardegna, dove vige l’ambito unico e dove il costo dell’acqua è ripartito tra tutti i sardi in modo uguale. La leggerezza con cui si è sottovalutato la questione stride ancora di più vista la gravità della carenza di acqua per alimentare i comuni serviti da Janna ‘e erru. Se per Oliena a quanto sembra ancora non ci saranno restrizioni, é chiaro che queste potrebbero arrivare a breve se la situazione non migliora. Ci viene in mente una famosa citazione “e allora non chiedere mai per chi suona la campana. Essa suona anche per te”.
“Speriamo – concludono – che la campana inizi a suonare anche per gli amministratori olianesi, con l’augurio che i rintocchi li sveglino da questo strano letargo in cui cadono quando si parla di acqua e di Abbanoa. Da questo ente aspettiamo ancora la notizia dell’inizio dei lavori che da tempo vengono annunciati ogni volta che presentiamo una interrogazione sulle perdite d’acqua che funestano il nostro paese e sulle condotte colabrodo che sono la triste realtà di Oliena. Soldi stanziati da anni, senza che i lavori riescano a partire. L’acqua in una terra siccitosa come la nostra é un bene prezioso e anche molto caro, visto i costi delle bollette. Ne dobbiamo avere cura, cittadini ma anche amministratori. Da parte nostra non possiamo che sperare che almeno ora si provveda alla riparazione della perdita d’acqua”.
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