Crisi idrica nel Nuorese: è allarme rosso. Progetto per Nuoro propone soluzioni efficaci

Salvatore

Crisi idrica nel Nuorese: è allarme rosso. Progetto per Nuoro propone soluzioni efficaci

domenica 12 Gennaio 2025 - 09:14
Crisi idrica nel Nuorese: è allarme rosso. Progetto per Nuoro propone soluzioni efficaci

Il potabilizzatore di Jann' Ferru

NUORO – La crisi idrica nel Nuorese è ormai esplosa in tutta la sua drammaticità. Abbanoa ha comunicato che, a partire dal 27 gennaio 2025, il servizio di distribuzione dell’acqua potabile subirà forti restrizioni (si parla di giorni alterni) a causa del notevole abbassamento dei livelli dei bacini di Govossai ed Olai. Sulla questione interviene Lisetta Bidoni (Progetto per Nuoro), che nel precisare che la situazione attuale si sarebbe potuta evitare se si fossero realizzati tempestivi e adeguati interventi, propone alcune soluzioni all’attenzione dell’Ente gestore:

  • Considerato che il Potabilizzatore di Jann’e Ferru, che serve la città di Nuoro e circa altri 16 comuni limitrofi, è alimentato dalla Diga Olai (capacità max di circa 16 milioni di m³) e dalla Diga di Govossai (capacità max di circa 3 milioni di m³, ma oggi con capienza limitata), sarebbe opportuno, per soddisfare la domanda in periodi di particolare siccità, la realizzazione di una interconnessione col lago di Gusana, che con una capacità max di 60 milioni darebbe risposta alla domanda di circa 10 milioni di m³ annui.
  • Mappatura, riqualificazione, ripristino delle sorgenti.
  • Avviare con urgenza i lavori sostituzione delle condotte foranee e dei centri abitati ormai datate e ammalorate, in quanto, come abbiamo potuto verificare, gli interventi tampone di riparazione non garantiscono più la continuità del servizio (la condotta si ripara in un punto e si rompe a pochi metri di distanza – condotte “colabrodo”), creano notevoli disagi agli utenti, risultano onerosi e inefficaci con spreco di consistenti e preziose risorse idriche ;
  • Manutenzione straordinaria e controllo telematico dei depositi cittadini.
  • Completamento della copertura dei posti previsti nella pianta organica e assunzione di personale tecnico: ingegneri, geometri e operai.
  • Internalizzazione dei servizi di pronto intervento, ossia gestione diretta del servizio con la (ri)-costituzione di squadre di lavoro interne, pronte ad effettuare gli interventi e a dare riposte immediate alle richieste – segnalazioni (piccole perdite, rotture di allacci, manutenzione ordinaria) dell’utenza.

“Noi le proposte le abbiamo fatte – conclude Lisetta Bidoni – e crediamo che in esse ci siano delle risposte efficaci alla soluzione della crisi idrica, ora auspichiamo riposte risolutive e in tempi rapidi dagli enti preposti”

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