Due turisti italiani sono stati attaccati da uno squalo nella zona nord di MarsaAlam, sul Mar Rosso: uno – Gianluca Di Gioia, romano, di 48 anni – è morto, mentre l’altro – 69 anni, originario di Genivolta, nella provincia di Cremona – è rimasto ferito. La Procura di Qusair – fa sapere il ministero dell’Ambiente egiziano che non ha citato la nazionalità dei turisti – ha aperto un’inchiesta.
Gianluca Di Gioia aveva compiuto 48 anni il 21 dicembre. Era sposato ed era a Marsa Alam con la famiglia in vacanza. Lavorava alla Commissione europea presso il Centro comune di Ricerca (Jrc), il servizio della Commissione per la scienza e la conoscenza. Da quanto si apprende risiedeva in Francia paese di origine della moglie.
“L’ attacco dello squalo” ai turisti italiani è avvenuto “in acque profonde al di fuori della zona di balneazione“, precisa il ministero dell’Ambiente egiziano su Facebook collocando il tratto di mare a “nord di Marsa Alam” e confermando il ricovero del ferito all’ospedale di Port Ghalib. La chiusura dell’area alla balneazione sarà “di due giorni a partire da questo lunedì”, precisa il dicastero. Su ordine del ministero, il tratto di mare dove è avvenuta la disgrazia resterà chiuso alla balneazione per qualche giorno. Il corpo del sub ucciso dallo squalo è stato trasportato all’ospedale di Porto Ghalib sotto la supervisione del pubblico ministero.a cooperazione con il governatorato del Mar Rosso e gli altri enti competenti per indagare sulle cause dell’incidente.
Gli attacchi di squali lungo le coste egiziane del Mar Rosso sono eventi rari: si ricorda la morte a Hurghada di un russo nel giugno dell’anno scorso e di due turiste nel 2022 (un’austriaca e, secondo i media, una britannica). Sempre nel Mar Rosso un giovane ucraino aveva perso un braccio nel 2020 e la stessa sorte era toccata a una donna egiziana nel settembre dell’anno scorso a Dahab, sulla costa del Sinai.
Il Mar Rosso è una rinomata destinazione turistica grazie alla sua barriera corallina popolata di pesci tropicali che lo rendono simile a un acquario godibile anche solo con maschera e boccaglio. Esperti marini avvertono che edilizia mal regolamentata, pesca eccessiva e pratiche turistiche irresponsabili contribuiscono a modificare l’ecosistema e il comportamento degli squali, scrive l’agenzia Afp. Sempre al largo di Marsa Alam il 25 novembre scorso lo yacht turistico “Sea Story” era affondato a causa di condizioni meteorologiche avverse. Il bilancio di vittime riportato dal sito del principale quotidiano egiziano, Al Ahram, è di quattro morti, sette dispersi e 33 sopravvissuti tra cui una cittadina belga con doppia nazionalità italiana.