NUORO – Crescono le truffe on line e i danneggiamenti delle auto. Si mantiene elevato il traffico degli stupefacenti. Questi tra gli elementi di rilievo forniti questa mattina dal questore di Nuoro, Alfonso Polverino, nel fare il bilancio dell’attività del 2024. Il commercio della droga si legherebbe anche alla latitanza del boss della mafia pugliese, Marco Raduano, fuggito l’anno scorso da “Badu ‘e Carros” e poi catturato in Corsica: «Crediamo ci siano stati accordi nella malavita – ha detto il questore – con l’appoggio alla latitanza scambiato con la possibilità di vedersi aperti mercati per gli stupefacenti». Polverino ha evidenziato il rilievo dell’indagine che ha portato alla cattura di Raduano, che ha poi collaborato con gli inquirenti: «Un’indagine nata in modo casuale, con il controllo a un posto di blocco – ha spiegato – che ci ha portato a individuare dei contatti con Mestre. E subito dopo a scoprire una rete di attività e fatti, che hanno segnato la latitanza del pregiudicato».
LA STRAGE FAMILIARE – Nella ricognizione sugli omicidi Polverino fa un distinguo: «Le cinque vittime dell’omicida di via Ichnusa, a Nuoro – dice – appesantiscono certo il bilancio. Anche se, pur nella sua gravità, non possiamo non considerare che si è trattato di un cortocircuito familiare, di carattere eccezionale. Degli omicidi tipici di questo territorio – ha aggiunto il questore – c’è un unico caso, successo ad Arzana». Niente d’invariato sul fronte delle rapine: «Né crescono, né calano di numero – ha continuato Polverino – e pure in questo caso la rapina classica la si ritrova unicamente in un assalto compiuto a un ufficio postale». Tutto questo anche per dire che la tipologia della delinquenza si evolve.
TRAFFICO DI DROGA – Il lavoro più grosso di ufficiali e agenti si è indirizzato alla lotta contro il traffico degli stupefacenti: «Le attività criminali legate alla droga – ha detto Polverino – sono diffuse nella provincia di Nuoro e nella Sardegna intera. Riguardano più che altro la marijuana. La si coltiva e vende all’esterno – ha aggiunto – considerato che per poterla smaltirla in loco si dovrebbe essere tutti dei consumatori».
LE TRUFFE ONLINE – Il fenomeno viene descritto da Francesco Greco, a capo del Centro operativo per la sicurezza cibernetica, di Cagliari (conosciuto come Polizia postale): «La presenza di una serie di casi è accertata e va dalla pedo-pornografia on line alle truffe del “trading”. Ma mentre per il primo fenomeno i numeri sono in calco – ha ricordato Greco – aumentano i raggiri nel trading on line». Il “fatturato” dei truffatori in provincia di Nuoro nel 2024 è stato di un milione e 200mila euro. Tra le vittime ancora gli anziani e un numero crescente di persone di mezza età. L’ultimo step della conferenza stampa riguarda i controlli per il rispetto del codice della strada. I riscontri non sono postivi, visto il gran numero d’incidenti, alcuni mortali: «In molti casi succedono per distrazione, spesso a causa dell’utilizzo del telefonino durante la guida», ha detto il comandante della stradale di Oristano, Roberto Piredda, oggi a Nuoro per sostituire il responsabile locale. «Abbiamo poi riscontrato in diversi casi il mancato utilizzo delle cinture – ha proseguito – che avrebbero potuto salvare le vittime di incidenti mortali». Piredda ricorda che la polizia stradale opera «per la sicurezza degli automobilisti». Controlli che saranno intensificati per la fine dell’anno, con un avvertenza preventiva: «Si devono rispettare le regole per la propria e altrui incolumità. Altra cosa, quella di evitare di mettersi al volante se si sono consumati alcolici o stupefacenti», è l’ultima raccomandazione di Polverino e Piredda.