MACOMER – C’era un chilogrammo di gelatina all’interno della bomba inesplosa ieri a Macomer, forse per un difetto della miccia che si é spenta prematuramente. É quanto emerge dai rilievi degli artificieri di Abbasanta che ieri hanno analizzato l‘ordigno posizionato durante la notte precedente davanti all’abitazione di via Sardegna, di proprietà di due fratelli allevatori, Fabrizio e Giuseppe Fois, rispettivamente di 72 e 77 anni.
Le Forze dell’ordine della cittadina del Marghine hanno avviato le indagini, sentendo testimoni e analizzando le telecamere delle zona per cercare di risalire agli autori del fallito attentato. La bomba, dato il suo potenziale, avrebbe potuto provocare danni seri all’edificio e alle famiglie dei due allevatori, nonché a eventuali passanti. L’ordigno è stato fatto brillare dagli artificieri in tarda mattinata.