Finalmente una mostra che rende giustizia all’artista nuorese Graziano Salerno, “Uno di quegli artisti smarriti che avrebbero potuto rivaleggiare con i più grandi nomi nella storia dell’arte italiana e internazionale” come lo ha definito la curatrice Cristiana Collu, ex direttrice del MAN di Nuoro e attuale direttrice della fondazione Querini Stampalia a Venezia.
È stata inaugurata ieri, 19 dicembre 2024, nei locali della Fondazione di Sardegna a Cagliari, la retrospettiva “Senza poesia in nessun caso”. Esposte circa 200 opere, tra acquerelli e disegni, realizzati in gran parte a Parigi negli anni Ottanta e a Nuoro a metà degli anni Novanta, provenienti dall’archivio dell’artista e dalla collezione privata del gallerista cagliaritano Dante Crobu.
Di poche parole, come suo solito, e di animo sensibile, Salerno ha preferito affidare alla poesia il proprio pensiero sull’arte, dopo i ringraziamenti a curatrice e organizzatori: “L’ho scritta a Parigi, all’alba, seduto su una scalinata di legno…”.
“Ho coinvolto diverse persone nel progetto – ha raccontato ieri nel corso dell’inaugurazione la curatrice Cristiana Collu – perché volevo che avessero la parola sull’opera di Graziano. È una mostra quasi monocroma, perché attinge a delle opere di un determinato periodo della sua vita, un periodo particolarmente felice. Ho immaginato questa mostra come uno spazio dove si dispiega questo universo immaginifico. Sono sicura che in questi acquarelli si riconosca la sua sensibilità. Penso che Graziano sia l’erede di Nivola e di Fancello”.
“Questa mostra era un atto dovuto da parte della comunità artistica regionale – ha aggiunto il presidente Fondazione di Sardegna Giacomo Spissu”.
LE IMMAGINI E L’INTERVISTA: