NUORO – “Giorgio Asproni. Un protagonista sardo nel Risorgimento italiano” è il titolo dell’incontro che si terrà domani, mercoledì 18 dicembre, nei locali dell’auditorium della Biblioteca Sebastiano Satta, alle ore 18,00. L’incontro, promosso dalla sezione di Nuoro “Giorgio Asproni” dell’A.M.I. (Associazione Mazziniana Italiana) con il coordinamento scientifico dell’ISTASAC (Protocollo USR Sardegna – Ministero Istruzione e Merito), è dedicato all’illustre parlamentare sardo dell’Ottocento. I lavori, introdotti dal presidente dell’Associazione mazziniana di Nuoro, Annico Pau, proporranno il contributo del prof. Giuseppe Puligheddu, membro della Commissione Didattica Nazionale Parri – Istasac Nuoro, curatore dell’opera Giorgio Asproni. Nel nome della Rivoluzione. In considerazione del taglio didattico che verrà dato all’incontro, ai docenti che parteciperanno, previa iscrizione tramite il modulo online trasmesso alle scuole, ed accessibile anche dalla Home Istasac.it, verrà rilasciato l’Attestato di partecipazione valido per le attività formative e l’aggiornamento.

Giorgio Asproni (Bitti 1808-Roma 1876), esponente politico nuorese e parlamentare di grandi qualità e di alta statura morale, che ebbe larga partecipazione nel nostro Risorgimento, si fregiava con orgoglioso dell’amicizia e della considerazione in cui lo tenevano Mazzini, Cattaneo, Garibaldi ed altri tra i maggiori esponenti della Sinistra italiana, quali Brofferio e Lorenzo Valerio, Rattazzi e Depretis, Bertani e Fabrizi, Crispi e Nicotera, Pasquale Stanislao Mancini e Benedetto Cairoli, per segnare alcuni tra i nomi ricorrenti nelle sue memorie. Pur vantando di aver dato i natali a questo protagonista del Risorgimento italiano, la Sardegna sembra aver dimenticato l’esempio lasciatoci da Giorgio Asproni. Ciò che portò Asproni in prima linea, negli anni cruciali delle guerre per l’indipendenza, è stato indubbiamente l’amore per la sua terra, il desiderio di riscatto e la prospettiva di una rinascita economica e culturale dell’isola, per affrancarla dalla miseria particolarmente grave nelle zone interne della Sardegna. La debolezza politica che sperimentiamo oggi su tutti i fronti, sia in ambito regionale che in ambito nazionale, è segno proprio dello smarrimento e dimenticanza degli esempi più illuminanti lasciatici dalla storia.