Il 10 dicembre è stato un giorno di grande rilievo per la sanità pubblica sarda, con l’evento di presentazione di Federsanità Anci Sardegna, organizzato da Daniela Falconi, presidente di ANCI Sardegna, e dal Dr. Paolo Cannas, Direttore Generale ASL 3 Nuoro e Presidente Federsanità Sardegna. All’incontro hanno partecipato sindaci, esponenti politici locali e regionali, e direttori generali delle aziende sanitarie, tra cui l’Assessore alla Sanità Armando Bartolazzi e la Presidente della Commissione Sanità Carla Fundoni.
Durante la giornata, i partecipanti hanno discusso l’importanza di una riorganizzazione del sistema sanitario partendo dalla base, con un focus sulla medicina di prossimità. «Non per costruire la casa dal tetto, ma per costruirla dalle fondamenta, quindi partendo da una sanità territoriale, da un’assistenza socio-assistenziale più vicina al cittadino», ha affermato Daniela Falconi.
L’assessore Bartolazzi ha sottolineato l’impegno della Regione nel potenziamento della medicina di prossimità, sviluppando le Case della Salute, gli ospedali di comunità e promuovendo l’uso della tecnologia come strumento di cambiamento. «Ci stiamo impegnando per il potenziamento della medicina di prossimità seguendo le indicazioni del DM77», ha detto Bartolazzi.
Il dibattito ha evidenziato l’impatto positivo della medicina di prossimità, considerata fondamentale per affrontare le esigenze del territorio e migliorare l’assistenza sanitaria. Paolo Cannas ha spiegato: «Stiamo iniziando un percorso incentrato sul concetto di medicina di prossimità, con l’obiettivo di far camminare insieme i comuni, i sindaci e le direzioni generali delle aziende sanitarie».
Il 12 dicembre, all’Hotel Regina Margherita di Cagliari, si è svolto il laboratorio “La Sanità che cambia 2024 – Medicina di Prossimità, Reti Ospedaliere, Innovazione Tecnologica e Organizzativa”, considerato il battesimo ufficiale di Federsanità in Sardegna. Le sessioni di lavoro hanno affrontato i temi chiave per una sanità pubblica più efficiente e sostenibile, con un occhio di riguardo alla medicina di prossimità e all’innovazione tecnologica.
Il vicario di Federsanità Nazionale, Giovanni Iacono, ha ribadito l’importanza dell’integrazione socio-sanitaria e socio-assistenziale, mentre Paolo Cannas ha sottolineato: «Se il territorio funziona bene, è sicuro che anche gli ospedali soffrono meno».
In sintesi, l’evento ha rappresentato un passo avanti significativo per la sanità pubblica sarda, gettando le basi per una collaborazione più stretta tra amministratori locali, esponenti politici e professionisti del settore sanitario per affrontare le sfide future con un approccio integrato e innovativo.