“Il ministro dell’Ambiante Gilberto Pichetto Fratin cerca di imbonire i sardi perché accettino il deposito unico di scorie nucleari, una spada di Damocle reattiva incombe nuovamente sulla Sardegna″. È quanto afferma il Coordinamento No.Nucle-No.Scorie.
“È una ennesima azione coloniale si aggiunge all’atto d’imperio del 2023 sempre attuale, contenuto nell’art. 11 co. 6 bis del Decreto-Legge 9 dicembre 2023 n.81 (Misure Urgenti in materia di infrastrutture per decommissionig e la gestione dei rifiuti radioattivi). Un atto dettato dalla volontà di imporre le scorie radioattive in Sardegna, già gravata dall’ occupazione militare -prosegue il documento- non si considera la volontà espressa in più occasioni dal popolo sardo, inoltre nessun comune si è auto-candidato come sito idoneo a ospitare i veleni radioattivi. Il vostro ‘panettone radioattivo’ resterà a voi -conclude il Coordinamento- quelle scorie in Sardegna non entreranno, perché i sardi sono pronti a tutto, il territorio sardo non sarà compromesso dalle scorie radioattive, come non permetterà di essere bardati dagli speculatori dell’energia eolica, solare ai quali è stata aperta la porta″.
Il Coordinamento No.Nucle-No.Scorie rivolge l’appello alla mobilitazione in difesa di quanto deciso per il territorio, il destino e futuro della Sardegna.
F.N.