Regione. L’Opposizione chiede la “testa” dell’assessore Armando Bartolazzi

«Abbiamo atteso otto mesi per il ‘rodaggio’ dell’assessore romano Bartolazzi, ma non si intravedono spiragli per la risoluzione dei problemi della sanità sarda».  Scrivono così i capigruppo di tutte le forze all’opposizione in Consiglio regionale, in una mozione di sfiducia (primo firmatario Paolo Truzzu di Fdi)  presentata ieri mattina: “Non solo non ha conferito serenità e certezze agli operatori del sistema, ma ha anche presentato una serie di proposte talmente irrealizzabili da suscitare l’aperta contestazione da parte dei soggetti istituzionali e dei cittadini, e in alcuni casi addirittura l’ilarità”. Nel testo della mozione l’elenco delle iniziative, definite in alcuni casi “strampalate” attribuite all’assessore romano che, ricordano ironicamente i detrattori, si era definito il “Rombo di tuono della sanità sarda”, in un paragone con Gigi Riva. La mozione prevede la richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio regionale. “Non c’è nessuno che sia contento dell’operato dell’assessore – sottolinea Truzzu durante la presentazione della mozione -, non solo i cittadini ma anche il mondo della sanità e la stessa maggioranza. L’assessore è sicuramente un bravissimo professionista, un bravissimo medico, ma ha dimostrato di non essere in grado di fare l’assessore”. “Anziché fare proposte si ostina a pensare ai commissariamenti”, evidenzia Alessandro Sorgia della Lega. “Non abbiamo visto una riga di delibera che possa riaccendere una fiammella di speranza di tutti quei pazienti che sono costretti a curarsi con viaggi della speranza oppure aspettando liste d’attesa infinite”, incalza Umberto Ticca per i Riformatori. “Stiamo fornendo noi alla maggioranza uno strumento per dire subito che bisogna fare qualcosa, qualcosa di nuovo e di diverso dal semplice tentativo di occupare spazi di potere”, precisa Stefano Tunis di Sardegna al centro 20Venti.

Todde e Bartolazzi a Nuoro (foto S.Novellu)

LA MAGGIORANZA –  «Trovo del tutto strumentale questa mozione di sfiducia, perché è fatta dalle stesse persone che fino a otto mesi fa avevano in mano la sanità e l’hanno lasciata in macerie. Sono curioso di conoscere le motivazioni e rispondere punto su punto su tutte le contestazioni». Replica così il capogruppo in Consiglio regionale del M5s, Michele Ciusa alla mozione di sfiducia presentata da tutti i gruppi di centrodestra, in testa Fdi, contro l’assessore della Sanità Armando Bartolazzi per la situazione diventata “insostenibile” della sanità in Sardegna. E arriva anche la nota di tutti i vertici del movimento in Sardegna: “È veramente comico, se non patetico, che a chiedere la sfiducia dell’assessore Bartolazzi siano gli esponenti delle forze politiche che negli ultimi cinque anni hanno portato allo sfascio la sanità sarda – ribadiscono -. Le condizioni in cui versano gli ospedali dell’isola e i presidi sul territorio stanno ancora patendo gli effetti nefasti dell’immobilismo e della mala gestione che ha caratterizzato la scorsa legislatura. Chi fino a ieri ha avuto la responsabilità di governo, oggi, senza memoria e senza vergogna, sale in cattedra a dare lezioni”. Nessun passo indietro: “Eravamo e restiamo compatti al fianco del nostro assessore che sta lavorando con tutta la determinazione possibile per rilanciare la sanità sarda e per restituire ai cittadini il diritto alla salute”. Resta da capire la reazione del resto della maggioranza, che in parte ritiene eccessiva, fuori dai microfoni, la mozione. Ma si attende la linea del Pd, che proprio ieri sera ha riunito la direzione regionale a Oristano, un incontro convocato proprio sul tema della sanità. A intervenire sarà tra gli altri la presidente della commissione consiliare Carla Fundoni incaricata insieme al collega del Bilancio Alessandro Solinas, di ridisegnare i contorni del testo di legge di riorganizzazione delle Asl, fermo in commissione.

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Salvatore