La sanità sarda è in ginocchio. La carenza di medici di base, le interminabili liste d’attesa e il mancato rispetto dei livelli essenziali di assistenza (LEA) sono solo alcune delle criticità che affliggono il sistema sanitario regionale. Di fronte a questa emergenza, il Coordinamento dei Comitati Sardi per la Sanità Pubblica ha lanciato un grido d’allarme e proposto una soluzione drastica: la nomina di Commissari Straordinari per ciascuna azienda sanitaria locale (ASL).

Durante un recente incontro con l’assessore regionale alla Sanità, è emersa con chiarezza la necessità di un intervento urgente e strutturale. Il gap esistente tra le esigenze dei cittadini e l’offerta dei servizi sanitari è ormai insostenibile.

COSA FAREBBERO I COMMISSARI?  Secondo i comitati la loro funzione sarebbe strategica  per tanti motivi.  la loro nomina avrebbe il compito di riportare direttamente all’assessore garantendo una linea di comunicazione diretta e un monitoraggio costante delle attività;  colmare il gap esistente focalizzandosi sulle aree critiche come la carenza di personale medico e le lunghe liste d’attesa, assicurare il rispetto dei LEA garantendo che i cittadini abbiano accesso a tutti i servizi sanitari essenziali, ridurre le liste d’attesa implementando misure concrete per snellire le procedure e ottimizzare le risorse, favorire la territorialità delle prestazioni avvicinando i servizi ai cittadini e riducendo gli spostamenti.

UN CONTROLLO RIGOROSO E TRASPARENTE –  L’attività dei Commissari Straordinari sarebbe sottoposta a un costante monitoraggio attraverso tabelle di valutazione trasparenti, redatte dall’assessorato. In questo modo, si garantirebbe la massima trasparenza e responsabilità nell’attuazione delle misure.

La proposta dei Comitati rappresenta una boccata d’ossigeno per un sistema sanitario in affanno. La nomina di Commissari Straordinari potrebbe essere la svolta necessaria per rilanciare la sanità sarda e garantire ai cittadini un servizio pubblico efficiente e di qualità.