Ortopedia Nuorese: interventi programmati sì, ma chi ha il femore rotto aspetta anche quattro giorni in Pronto soccorso

NUORO – L’ospedale San Francesco di Nuoro è al centro di una nuova polemica che riguarda il reparto di Ortopedia. Ufficialmente chiuso dal marzo scorso a causa della carenza di personale medico, il reparto avrebbe riaperto i battenti in modo parziale dall’undici  novembre, limitando l’attività esclusivamente agli interventi programmati.

Si tratta, infatti, di interventi prenotati da tempo in una lunga lista d’attesa ripresi gradualmente. Nella prima settimana, si operava solo due giorni a settimana, mentre da questo lunedì l’attività chirurgica è stata estesa a tre giorni (lunedì, martedì e mercoledì).

Una decisione che sta creando non poche tensioni e che sta mettendo a dura prova il Pronto soccorso, costretto a far fronte a un numero crescente di pazienti, soprattutto anziani, che arrivano con fratture, in particolare al femore. Stando a quanto riferiscono alcune fonti, questi pazienti sono costretti ad attendere anche quattro giorni prima di essere trasferiti in altri ospedali dell’Isola, a causa della saturazione dei posti letto e della mancanza di personale.

Il paradosso è che, secondo quanto risulta, il reparto di Ortopedia disporrebbe di un numero sufficiente di medici per garantire una riapertura completa. L’ASL di Nuoro ha infatti assunto quattro medici strutturati e ne ha ingaggiati altri cinque con contratti a tempo determinato. Tuttavia, questi professionisti sarebbero impiegati esclusivamente per gli interventi programmati, lasciando le urgenze in balia di un sistema che sembra non funzionare.

“È inaccettabile che i pazienti, soprattutto gli anziani, debbano subire queste attese snervanti e dolorose”. La carenza di personale è un problema serio, ma non può essere l’unica ragione per cui un reparto essenziale come l‘Ortopedia funzioni a singhiozzo. Chiediamo all’ASL di intervenire immediatamente per garantire un’assistenza adeguata a tutti i cittadini” dice qualche utente che esce dall’ospedale ma ovviamente preferisce stare anonimo.

Secondo alcune indiscrezioni, inoltre, sembrerebbe che la maggior parte degli interventi programmati riguardino pazienti provenienti da fuori provincia: su 25 operazioni effettuate fino a questo momento pochi risulterebbero del Nuorese

Non si può tenere un reparto medico strategico chiuso da questa estate a due velocità: è necessario rivedere completamente l’organizzazione del servizio per garantire un’assistenza sanitaria equa e accessibile a tutti, senza distinzioni tra interventi programmati e urgenze.

Sonia Meloni

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Salvatore