L’Oltraggio (amore malato), una lirica del poeta nuorese Gianni Manca

Come un rivolo di sale sulla pelle
ho veduto la tua gola inaridirsi senza più parole,
afferrata in un ultimo oltraggio tra le sue mani,
guardavi la sua paura che ti squarciava il cuore.

Nel tuo amore era racchiuso il silenzio,
nelle tue parole piegate cercavi risposte
oltre il tempo che provavi a capire,
senza ascoltare ogni schiaffo che ti lacerava.

Violata tra la carne e la mente
mentre piegavi il tuo ventre alla sua ira insensata,
sotto le preghiere urlate nel vuoto assordante
tra le tue mani affondate negli occhi.

Appartenerti in un piccolo cassetto
dove neppure i pensieri possano volare,
raggomitolata come un cucciolo indifeso
tra le braccia distanti di un amore.

Tu sei Donna, sei femmina sei madre,
nelle tue mani s’inerpicano le radici
troppo spesso recise da chi non sa nutrirle,
in un talamo generato nel buio.

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Salvatore