Tre denunce per risse, rapina e spaccio a L’Aquila: uno di loro finisce al CPR di Macomer

Entrati in Italia qualche anno fa come minori non accompagnati, si sono resi responsabili più volte di vari episodi di rapina, estorsione, rissa, lesioni personali, minacce e spaccio. Tre giovani tunisini sono incappati casualmente nel controllo (non erano destinatari delle misure cautelari) eseguite ieri dalla Polizia dell’Aquila, nell’ambito dell’ampia attività che ha portato all’applicazione di numerose misure cautelari per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.

I tre, non in regola con il permesso di soggiorno, sono stati rintracciati all’interno di una delle abitazioni perquisite. È stato così notificato loro il provvedimento di espulsione del prefetto dell’Aquila. I giovani, in esecuzione di un altro provvedimento emesso dal questore, sono stati poi accompagnati nei centri per il rimpatrio (Cpr) di Palazzo San Gervaso (Potenza) e Macomer.

Nel tardo pomeriggio di ieri, inoltre, è stato rintracciato dal personale della Squadra mobile un ulteriore soggetto destinatario di misura cautelare nell’ambito dell’operazione antidroga. Per lui, un cittadino albanese, sono scattate le manette ed è finito nel carcere di Sulmona (L’Aquila).

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Salvatore