NUORO – Dopo la chiusura della discarica de “Su Berrinau”, lo scorso luglio, per via della scadenza delle autorizzazioni all’attività, gli imprenditori edili si sono ritrovati impossibilitati a smaltire i rifiuti di cantiere e costretti a costosi spostamenti in altri centri della provincia. Nei giorni scorsi, in Comune si era tenuto un vertice tra i costruttori e il commissario straordinario Giovanni Pirisi, nel corso del quale era stata annunciata la nascita di un nuovo sito per il conferimento degli inerti, gestita dall’imprenditore Donatello Cherchi nella zona industriale di Pratosardo.
In quell’occasione la categoria aveva annunciato per oggi una manifestazione di protesta che, come promesso, si è tenuta questa mattina. Un corteo di camion, furgoni e mezzi da lavoro, con a bordo operai e imprenditori edili, ha attraversato la città partendo da viale Sardegna, raggiungendo via Trieste fino a piazza Italia, dove per almeno mezzora il corteo ha sfilato ripetutamente davanti al palazzo della Provincia e al Comune. In questi minuti una delegazione dei costruttori è stata ricevuta dall’amministratore straordinario della Provincia Giuseppe Ciccolini.
LE IMMAGINI:
«Vorremmo un centro di smistamento a 360°, non una discarica a perdere come quella che abbiamo avuto fino ad oggi – spiegano i manifestanti -, in quanto noi maneggiamo rifiuti di cantiere di vario genere non solo inerti, che vanno trattati adeguatamente tutti. Le istituzioni già a giugno promettevano una soluzione in tempi rapidi. Noi chiediamo una svolta immediata, già ai primi di dicembre».
IL PUNTO DI VISTA DEGLI EDILI:
«Gli imprenditori ci hanno spiegato la problematica, ovvero della necessità di smaltire, oltre gli inerti anche rifiuti speciali come il cartongesso – hanno spiegato Ciccolini e Pirisi al termine del vertice -. Gran parte del territorio provinciale ha delle difficoltà nell’accogliere questo tipo di rifiuti, e in questo modo si ha un aggravio dei costi per gli imprenditori e, di conseguenza, per i cittadini. Non abbiamo fatto promesse che non possiamo mantenere. Per ora il primo passo è la prossima apertura del centro di Pratosardo, poi lavoreremo insieme al Comune per ampliare la gamma dei rifiuti da trattare».
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