NUORO – Al termine della manifestazione degli impresari edili (tenutasi questa mattina per le vie della città e culminata in piazza Italia davanti ai palazzi della Provincia e del Comune), per l’impossibilità di smaltire sia i rifiuti di cantiere inerti sia quelli speciali (ad esempio, il cartongesso), dopo la chiusura di Su Berrinau, una delegazione dei manifestanti è stata ricevuta dall’amministratore straordinario della Provincia Giuseppe Ciccolini e dal commissario straordinario del Comune Giovanni Pirisi (APPROFONDISCI).

LE INTERVISTE A CICCOLINI E PIRISI:

Intervista di Sonia Meloni

Quella del trattamento dei rifiuti speciali è una delle emergenze della provincia di Nuoro, dato che anche le altre due discariche pubbliche della provincia sono chiuse e il termovalorizzatore di Tossilo, a Macomer, è fermo da due anni. Adesso Provincia e Comune (quest’ultimo che ha la competenza sul settore) stanno lavorando in sinergia per offrire una soluzione rapida agli impresari, e di conseguenza ai cittadini, e la prossima apertura della discarica a Pratosardo potrebbe esserlo.
«Gli imprenditori ci hanno presentato le problematiche principali, ovvero della necessità di smaltire, oltre gli inerti anche rifiuti speciali come il cartongesso – hanno spiegato Ciccolini e Pirisi al termine del vertice. Gran parte del territorio provinciale ha delle difficoltà nel raccogliere e trattare questo tipo di rifiuti, e in questo modo si viene a creare un aggravio dei costi per gli imprenditori e, di conseguenza, per i cittadini. Non abbiamo fatto promesse che non possiamo mantenere. Per ora il primo passo è la prossima apertura del centro di Pratosardo, poi lavoreremo insieme al Comune per ampliare la gamma dei rifiuti da trattare». In Sardegna, infatti, non esistono altri centri per il trattamento dei rifiuti speciali in questione, per questo, Provincia e Comune, dunque, stanno valutando la creazione almeno di un centro di stoccaggio di questi materiali.

LE IMMAGINI DELLA MANIFESTAZIONE:

«Vorremmo un centro di smistamento a 360°, non una discarica a perdere come quella che abbiamo avuto fino ad oggi – hanno spiegato i manifestanti -, in quanto noi maneggiamo rifiuti di cantiere di vario genere non solo inerti, che vanno trattati adeguatamente tutti. Le istituzioni già a giugno promettevano una soluzione in tempi rapidi. Noi chiediamo una svolta immediata, già ai primi di dicembre».

IL PUNTO DI VISTA DEGLI EDILI

Immagini e intervista di Salvatore Novellu

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