NUORO – Un patrimonio unico giunto fino a noi direttamente dalla Preistoria, è il pane prodotto mediante l’utilizzo del lievito madre, che da alimento quotidiano diventa pane rituale, una tradizione millenaria che più volte ha rischiato di perdersi, per quanto grazie all’impegno di alcuni studiosi e appassionati, ne rimanga ancora ampio riscontro.
E coi pani rituali, ha rischiato di perdersi anche l’uso del lievito madre, soprattutto da quando è comparso all’orizzonte il lievito di birra.
I PANI RITUALI IN SARDEGNA, UN PATRIMONIO DA SALVAGUARDARE – Se n’è discusso questa mattina nei locali della biblioteca dell’Istituto Superiore Regionale Etnografico, alla presenza del presidente dell’ISRE Stefano Lavra, del vice-delegato dell’Accademia Italiana della Cucina a Paris-Montparnasse Gian Paolo Cossu, del presidente dell’Accademia Sarda del Lievito Madre Giovanni Antonio Farris, dell’editore sassarese Carlo Delfino, del preside dell’Istituto alberghiero Costa Smeralda di Arzachena Antonello Pannella e di una delegazione dei studenti.
IL PROGETTO – La Settimana della Cucina Italiana nel Mondo” è un evento che si svolge in tutti i continenti con l’obiettivo di diffondere le radici e le tradizioni culinarie italiane. E il 21 novembre prossimo, a Parigi, sarà presente anche la Sardegna (le scorse edizioni avevano partecipato Sicilia, Toscana e Calabria), con una serie di conferenze tematiche seguite da una degustazione di un menù integralmente costituito da pietanze a base prodotto con lievito madre (opera gli studenti dell’alberghiero di Arzachena, che per l’occasione avranno come allievi i colleghi del Lycée Tirel di Parigi), per fare conoscere al mondo i prodotti, la cultura e le tradizioni culinarie dell’Isola.
All’appuntamento parigino del 21 novembre prossimo, ideato da Gian Paolo Cossu e caldamente sostenuto dalla delegata Laura Giovenco–Garrone, oltre ai nomi su-citati, saranno presenti anche l’assessore Regionale al Turismo, Franco Cuccureddu, il vicepresidente dell’Accademia Sarda del Lievito Madre, Gianfranco Porta.
Durante la conferenza di presentazione sarà proiettato un filmato che presenterà le principali fasi della preparazione di un pane rituale che veniva prodotto in occasione del raccolto: su mannuju di Olmedo, e sarà presentato il catalogo dell’iniziativa I pani rituali della Sardegna, edito dall’editore Delfino, che sarà dato in omaggio ai partecipanti insieme a una copia del volume di Marisa Iamundo De Cumis La sacralità del pane in Sardegna (2015).
LE INTERVISTE: