“Ogni viaggio, con la strada come compagna e l’incertezza come peso nel cuore, rappresenta un rischio e un’incognita: chilometri interminabili, l’angoscia di non arrivare in tempo in caso di emergenza, il disagio e la stanchezza che pesano su corpo e mente”.
Con queste parole strazianti, l’associazione dei cittadini #Giùlemanidall’Ogliastra denuncia una situazione insostenibile. L’assenza di un punto nascita e di un reparto di pediatria presso l’ospedale Nostra Signora della Mercede. Una criticità mai risolta che costringe le donne a percorrere chilometri e chilometri per partorire o far curare i loro bambini, mettendo a rischio la propria salute e quella dei loro figli.
In una regione che vanta una storia millenaria e una cultura forte, è inaccettabile che le donne siano costrette a vivere un’esperienza così delicata e importante in condizioni di precarietà e incertezza. La maternità, anziché essere un momento di gioia e serenità, si trasforma in una corsa contro il tempo e in una sfida alla sopravvivenza.
La politica regionale sembra aver voltato le spalle a questo territorio, ignorando le esigenze delle famiglie e mettendo a rischio il futuro della comunità. Le promesse non mantengono e i ritardi nei lavori di ristrutturazione degli ospedali aggravano una situazione già critica.
“Chiediamo con forza il ripristino del punto nascita e del reparto di pediatria presso l’ospedale Nostra Signora della Mercede. Chiediamo il diritto di partorire e di far crescere i nostri figli nella nostra terra, senza dover affrontare rischi inutili e senza doverci sentire abbandonate. Non siamo disposti a subire passivamente questa ingiustizia. Alzeremo la voce e continueremo a lottare fino a quando le nostre richieste non saranno ascoltate” .