In Consiglio regionale ha preso il via oggi la discussione sul disegno di legge per le Aree idonee in materia di energie rinnovabili e l’avvio dei lavori ha subito acceso gli animi. Prima di iniziare i lavori Forza Italia ha deciso di abbandonare l’Aula, in aperta contestazione rispetto all’affossamento della Pratobello 24 da parte della maggioranza.
“Ci siamo sempre detti contrari alle leggi della maggioranza per quanto riguarda le Aree idonee. Pensiamo che l’unica legge che si debba portare direttamente in Aula sia la Pratobello 24” ha tuonato il capogruppo Angelo Cocciu prima di lasciare i banchi del gruppo. Subito dopo una breve parentesi del presidente dell’Assemblea Piero Comandini, che ha dato notizia di due missive da parte di due società energetiche che diffidano il Consiglio dal prendere decisioni su materie di competenza statale. “Due diffide che intendono minare la libertà dei consiglieri – ha commentato Comandini. Fino a quando sarò presidente di quest’Aula nessuno si potrà permettere di porre condizioni o minacciare il Consiglio con iniziative di disturbo. Sono lettere irricevibili che intendono condizionare la discussione in Aula. Ringrazio tutti i capigruppo che, al di là delle differenze, hanno capito innanzitutto la necessità di difendere le prerogative del Consiglio regionale”.
Sulla vicenda si è espresso anche il capogruppo del Pd, Roberto Deriu: “Pieno sostegno al presidente Comandini. Se occorre essere testimoni di libertà di questi tempi oscuri, le donne e gli uomini del Pd sono pronti con tutto il loro cuore e la loro mente”.
A seguire le relazioni di maggioranza e minoranza che hanno dato il via alla discussione. “Il provvedimento è stato scritto con la diligenza del buon padre di famiglia per preservare la storia della Sardegna, la sua identità e i suoi monumenti millenari e, allo stesso tempo, rendere la Sardegna protagonista della transizione energetica” ha dichiarato Roberto Li Gioi del Movimento 5 Stelle. “Prevedere 700 milioni per le comunità energetiche vuol dire tracciare la strada verso l’indipendenza energetica della Sardegna. A questo seguirà il via libera al Piano energetico regionale e la costituzione dell’Agenzia regionale dell’energia elettrica per ridurre le bollette e cacciare dalla Sardegna gli speculatori”.
Dopo Li Gioi, è intervenuto Antonio Solinas del Pd: “L’obiettivo prioritario è bloccare l’assalto degli speculatori. C’è un dato incontestabile, dal suo insediamento la Giunta non ha rilasciato nessuna autorizzazione. Il centrodestra da Roma giudica la moratoria della Giunta Todde troppo restrittiva, voi in Sardegna sostenete invece il contrario. Mettetevi d’accordo”.Poi, rivolgendosi ai rappresentanti dei comitati popolari contro la speculazione energetica, ha spiegato di avere grande rispetto per chi porta avanti le sue idee senza secondi fini, ma che però “serve rispetto anche per quest’Aula e per chi è stato democraticamente eletto”. E ha proseguito: “Abbiamo rispetto per chi ha firmato la legge. Noi non siamo la vostra controparte, anzi, se così fosse sarebbe la morte della politica, chi sostiene questo lo fa in malafede. Ci eravamo dati sei mesi per l’approvazione di una legge sulle aree idonee, lo vogliamo fare presto per stoppare le speculazioni. Abbiamo l’obbligo di dare certezze alle imprese, al mondo agricolo, ai comuni. Raffrontando il Ddl45 con la proposta Pratobello, tolta la parte della Pratobello che chiede di dichiarare la Sardegna area non idonea, il DdL 45 è molto più restrittivo”.
Su questo punto è arrivata però la contestazione di Stefano Tunis (Sardegna al Centro 20Venti), relatore per la minoranza: “Più restrittivo? Questo non si evince dal testo né dalle relazioni di maggioranza. L’obiettivo è quello della transizione energetica eliminando la produzione di energia da combustibili fossili, ma su questo punto il testo è contradditorio e non dà nessuna possibilità di raggiungerlo. L’unica cosa che rimarrebbe in piedi è l’abrogazione della moratoria. Escludere centinaia di migliaia di sardi da queste decisioni non è la strada giusta”. Al termine delle relazioni, il presidente Comandini ha sospeso i lavori e convocato la Conferenza dei Capigruppo per le ore 16.
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