Aree idonee. Due società energetiche diffidano il Consiglio Regionale: l’ira di Todde e del Pd

Redazione

Aree idonee. Due società energetiche diffidano il Consiglio Regionale: l’ira di Todde e del Pd

di Giacomo Dessì
martedì 12 Novembre 2024 - 16:23
Aree idonee. Due società energetiche diffidano il Consiglio Regionale: l’ira di Todde e del Pd

Protesta contro le Aree Idonee (foto S.Novellu)

Sono arrivati  oggi due missive da parte di due società energetiche che diffidano il Consiglio regionale dal prendere decisioni su materie di competenza statale. A darne notizia questa mattina è stato il presidente dell’Assemblea Piero Comandini durante i lavori sul disegno di legge per le Aree idonee in materia di rinnovabili (APPROFONDISCI). Una comunicazione accompagnata dallo sdegno dello stesso Comandini: “Due diffide che intendono minare la libertà dei consiglieri” ha detto in Aula. “Fino a quando sarò presidente di quest’Aula nessuno si potrà permettere di porre condizioni o minacciare il Consiglio con iniziative di disturbo”. Subito è arrivata la solidarietà del capogruppo Pd Roberto Deriu, in linea con il pensiero espresso da Comandini. Se occorre essere testimoni di libertà di questi tempi oscuri – ha scritto in una nota Deriu – le donne e gli uomini del Pd sono pronti con tutto il loro cuore e la loro mente”.

Sulla vicenda è arrivato anche il commento social della presidente della Regione Alessandra Todde: “Mentre il Consiglio Regionale discute del futuro energetico della Sardegna e di come pianificare il suo territorio con il ddl 45 sulle aree idonee e sulla transizione ecologica, alcune grandi società energetiche – che hanno interessi in Sardegna per la realizzazione di impianti fotovoltaici ed eolici – hanno inviato lettere minatorie in cui diffidano la nostra assemblea legislativa a votare su questo nostro provvedimento”. La governatrice lo definisce “un fatto molto grave e un precedente pericoloso perché vorrebbe sovvertire l’ordine costituzionale”.  Poi l’affondo: “Non si è mai visto un privato, che persegue finalità di lucro, invitare un’assemblea legislativa democraticamente eletta e un governo regionale, nel pieno delle proprie funzioni tutelate dalla Costituzione e dallo Statuto, a non discutere di una legge”. Todde conclude: “Noi perseguiamo il solo interesse pubblico e fino a quando saremo al governo della Sardegna non permetteremo a nessuno di minacciare, mettere veti o porre condizioni sulla pelle dei sardi”. 

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