#CAGLIARI – Dopo aver fatto tappa nei luoghi simbolo dell’assalto al paesaggio sardo nel nome della transizione ecologica, come Marrubiu, Villacidro e Uta – ricordiamo che proprio a Marrubiu, di fianco alla Statale 131, mentre al porto di Oristano infuriava la protesta per la partenza delle pale eoliche verso i territorio di Villacidro, è stata costruita la prima pala eolica gigante – la processione del popolo della Pratobello 24 ieri ha raggiunto Cagliari, dove davanti al palazzo del Consiglio Regionale di via Roma, dove a breve sarà discusso discusso il testo relativo al cosiddetto “Decreto aree idonee“, è in corso un presidio permanente dei manifestanti provenienti da tutta l’Isola, compresa una delegazione di Liberaterra Nuoro.
«Nessuna blastemia – spiegano i manifestanti – la Sardegna è in croce, e noi saliamo su questa croce perché la Sardegna se la possa scrollare di dosso. E oggi lo facciamo davanti al Consiglio Regionale, governato da una Giunta che se ne frega della volontà costruttiva dei sardi, e delle loro oltre 210mila firme, preferendo mandare avanti il decreto are idonee che noi contestiamo fermamente e ribadiamo che in Sardegna no ci sono aree idonee!».
Oltre a questa provocazione, tra i manifestanti in presidio c’è anche chi ha iniziato lo sciopero della fame come Michele Zuddas, avvocato delegato dal movimento Pratobello 24, che andrà avanti fino a quando il disegno di legge non sarà portato in aula e discusso davanti al Consiglio Regionale.
Nel frattempo, proprio ieri, le opposizioni hanno bloccato l’avvio della seduta con cartelli e striscioni, per ribadire l’urgenza della discussione della questione energetica.
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