L’Assessorato alla Sanità ha smentito categoricamente le accuse di ritardi e di minacce nei confronti dei medici veterinari in merito alla gestione dell’emergenza Blue Tongue. In una nota ufficiale, l’assessorato ha chiarito che l’obiettivo delle comunicazioni inviate ai Servizi Veterinari era esclusivamente quello di garantire una raccolta dati più accurata e omogenea per una migliore gestione dell’epidemia.
Negli ultimi giorni sono circolate voci infondate riguardo alla gestione dell’emergenza Blue Tongue in Sardegna. In particolare, si è insinuato che l’assessorato alla Sanità avrebbe inviato comunicazioni minatorie ai servizi veterinari e che ci sarebbero stati ritardi nell’attuazione delle misure di contenimento.
L’istituzione regionale ha deciso di intervenire per smentire categoricamente queste accuse. In una nota ufficiale, ha chiarito che l’obiettivo delle comunicazioni inviate ai servizi veterinari era esclusivamente quello di raccogliere dati più precisi e omogenei sulla mortalità degli animali colpiti dalla malattia.
«L’obiettivo è quello di avere un quadro chiaro e completo della situazione per poter intervenire in modo efficace», ha dichiarato Bartolazzi . «Le differenze riscontrate nei dati provenienti dai vari territori hanno reso necessario un maggiore coordinamento e una standardizzazione delle procedure». L’assessore ha inoltre ribadito il proprio impegno nella lotta alla Blue Tongue, sottolineando le misure già adottate per la profilassi vaccinale e per il risarcimento dei danni subiti dagli allevatori.
La Regione ha voluto mettere fine alle polemiche e alle accuse infondate, ribadendo il proprio impegno nella gestione dell’emergenza Blue Tongue. L’obiettivo è quello di garantire la massima trasparenza e di lavorare in stretta collaborazione con tutti gli attori coinvolti per proteggere la salute del bestiame sardo.