MAMOIADA – Nuova gestione degli spazi, nuovi allestimenti e vivere in prima persona, grazie alla realtà virtuale, la vestizione e l’esibizione di Mamuthones e Issohadores. Questo è il nuovo Museo delle Maschere Mediterranee di Mamoiada che stamattina ha riaperto i battenti e ora è pronto ad accogliere i visitatori con un nuovo allestimento museografico, sale monografiche disposte secondo percorsi chiari e di taglio scientifico, pronte a trasformarsi in veri e propri laboratori scientifici; e poi la tecnologia multimediale che permette ai visitatori di vivere le atmosfere e le fasi del carnevale mamoiadino.
LA RIORGANIZZAZIONE – La struttura riapre al pubblico con spazi espositivi ridisegnati, in cui trovano spazio abiti e maschere inediti, nuovi contenuti didattici e divulgativi, sale attrezzate per la didattica scolastica, una più ampia e moderna sala per la multivisione, un laboratorio di restauro, tanti progetti culturali e personale qualificato con cui condividere esperienze e conoscenze. Il Museo ha rinnovato l’offerta museale e i servizi culturali allineandosi agli standard e alla qualità dei più moderni istituti museali europei.
IL TAGLIO INAUGURALE – “Il Museo è il prodotto della comunità Mamoiadina”: questo è il concetto espresso dal sindaco Luciano Barone, prima del taglio del nastro inaugurale e i ringraziamenti a tutti coloro che nel tempo hanno permesso che la struttura raggiungesse questi livelli. Dopo la benedizione del parroco don Salvatore Orunesu, la nuova direttrice Elena Giangiulio ha ribadito che il rinnovamento del museo ha l’obiettivo di renderlo, tra le altre cose, al servizio della comunità scientifica.
IL SINDACO – «Siamo solo all’inizio di un più impegnativo e ambizioso lavoro che prevede, a breve, la riqualificazione degli spazi esterni e la costituzione di un comitato scientifico per il coordinamento di un centro di ricerca e studi che garantisca un dialogo attivo e un supporto alla riqualificazione e all’incremento delle collezioni museali. Il 2025 si preannuncia ricco di eventi culturali e di iniziative di collaborazione con musei italiani ed europei, il mondo accademico, le associazioni culturali e sociali, gli operatori turistici e le realtà produttive rappresentative delle eccellenze del territorio. La collaborazione tra la Pubblica Amministrazione di Mamoiada e il concessionario dei servizi museali Promakos, punta a ulteriori ambiziosi obiettivi.
I FINANZIAMENTI – Un finanziamento ministeriale del 2023 voluto fortemente da sindaco Barone ha permesso la riqualificazione del Museo e di un primo passo verso il riposizionamento dell’offerta culturale di Mamoiada. L’obiettivo è quello di attrarre un turismo sensibile alla qualità e motivato alla permanenza, ma anche di rinnovare l’interesse del pubblico, già affezionato, con un fitto calendario di eventi e iniziative.
RINGRAZIAMENTI – Visibilmente emozionato il sindaco ha ringraziato la Regione Sardegna, il Consorzio BIM Taloro, il GAL Barbagia, il concessionario dei servizi museali Consorzio Promakos, la Direzione e lo Staff museale, lo studio di progettazione Nature and History, le Imprese, i professionisti e, infine, tutti i concittadini che, a diverso titolo, hanno offerto collaborazioni, donazioni e prestiti. Il civico Museo delle Maschere Mediterranee di Mamoiada è un bene di tutti, al servizio di tutti, oggi più che mai.